Il piccolo Hans - anno IV - n. 14 - aprile-giugno 1977

soggetto ad esser brurrato dal signifìicante, ma la catena dei significanti è cancellata per dare spazio ad un ,siste­ ma chiuso di significati. Al posto della barra di censura s'instaura immaginariamente un significato originario che è chiave di volta delI'edificio ideologico. Che l'ideologia sia l'immaginario della scienza positivista è troppo· evi­ dente - e derisorio - quando tAuguste Comte '1a desii.­ gna per isuccedere alla teologia e alla metafisica nella sua teoria dei tre stadi. Ma è meno evidente che l'ideolo­ gia è impostura, quando piretende dii colmare la mancan­ za nell'Altro o di porsi come legislatore invece di sotto­ mettersi alla Legge. Indubbiamente questo aocade per­ ché tale ,impostura è indispensabile per la trasmissione di ogni sapere, come è dimostrato chiaramente dallo schema ,di Jakobson. Ora, come credere un solo IÌistante che l'autore di un romanzo possieda un sapere da trasmettere, un sapere segreto sul reale, come 1o pretendono gli adepti della letteraturia iniziatica? Per esperienza, ognuno sa che 1a finzione viene 1etta ,come tale proprio perché esclude il riferimento alla realtà del mondo .per •sos:tituiTgli il irìferi­ mento a un'illusione .di realtà, e porta al suo parossismo così il potere di mentire del ,s,egno linguistico · (finzione: fingere). E' grazie aLla cancellatura temporanea del rea­ le, i cui effetti traumatizzanti sono mantenuti fuori da questo locus amoenus apparecchiato nella realtà deHa finzione, che l'Altro del lettore può essere immobilizza­ to, per il tempo della lettura, in un Altrove mitico, ma accessibile ù.n un nostos giubilatorio. Tuttavia questa sutura immaginaria dell'Altro e que­ sta Hlimitazione della realtà grazie alla finzione si distin­ guono dagli effetti del testo ideologico, poiché sono per­ cepiti come mitici dàl lettore e non come reali. Non vi è qui nessuna impostura, il lettore è meno vittima che complice della finzione, certo com'è di potersi staccare dalle identificazioni immaginarie che essa propone. Infat­ ti i testi poetici, pur esagerando il riferimento :immagina­ rio, aumentano ugualmente la differenza simbolica, cosa tanto più evidente nei testi moderni dove la « rappresen- 20

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