Il piccolo Hans - anno IV - n. 14 - aprile-giugno 1977

(a)ltro ..--------� s·..------�- A(ltro) ..-,------.....- a'(io) a'(io) _________._ A(ltro) · Se (A) funziona, il destinatario S 2 , oggetto del destina­ tore S 1 , è soggetto del ,signifiicante come Jui. Ecco perché la domanda rivolta all'iAltro del destinatario ritorna co­ me domanda rivolta all'Altro del destinatore. Secondo Lacan, « il -linguaggio umano costituirebbe dunque una comunica:ri.one in cui l'emittente 'Iliceve dal ricevente il proprio mesaggio in forma invertita » 21 • Alla domanda d'amore risponde una domanda d�amore, al desiderio di essere riconosciuto come •soggetto risponde il desiderio di essere riconosciuto come soggetto poiché la funzione del linguaggio , ancora •secondo Lacan, « non è quella di informare ma di evocare. Quel che io cerco nella parola è la risposta dell'aj.tro » 22 • A differenza della comunica­ zione, -l'interlocuzione, mettendo in gioco due soggetti del significante legati dal patto, ammesso o no, che la parola stabilisce tra · di 1orn, l'interlocuzione - dico - costringe il destinatore e il destinatario a scambiarsi ininterrottamente la loro prerogativa di •soggetto parlan­ te e di soggetto IÌil ascolto, Ji costringe ad accettare di misconoscersi per riconoscersi nella struttura dell'inter­ soggettività. A questo punto possiamo abbozzare una risposta alla questione che assilla la letteratura: « Chi comunica con chi quando leggo?». 17

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