Il piccolo Hans - anno IV - n. 14 - aprile-giugno 1977
si unicamente ai colossi multinazionali o al capitale stata le, o per lo meno «misto». Al cumularsi di questi fenomeni va aggiunto l'inciden za crescente del lavoro «improduttivo», causa insieme ed effetto, almeno in alcuni Paesi come l'Italia, di un ulteriore dilemma, o forbice. Acoade infatti che il «terzia rio» venga artificiosamente gonfiato proprio per «dar lavoro», dato che in esso il rapporto investimenti-posti di lavoro può essere almeno inizialmente {a lungo termi ne lo spreco si fa massiccio) più favorevole; ma ciò fini sce per stornare capitali dagli investimenti produtti , vi, in un circolo infernale in cui le ipotesi keynesiane rischiano continuamente di saltare, e forse sono già - ,anche al livello teorico - non più corrispondenti alla fase. In maniera tendenziale, o latente, questi fenomeni concernono tutta l'area del capitalismo industriale «à vanzato» (e si ripresentano, sia pure con modalità e motivazioni socio-economiche diverse anche nei paesi del Comecon); ma con incidenza assai varia e differenzia ta (presenza in loco di materie prime e fonti energeti che, come in USA; alta razionalizzaeione dell'apparato produttivo, come nella R.F.T.; equilibri sostanziali tra industria e agricoltura, come in Francia; composizione demografica, ecc.). Essi generano la spinta ad un accen tuarsi della concorrenza inter-capitalistica (la rottura de gli accordi monetari di Bretton Woods ne è stato il segno_ più evidente): e il più debole, in questo caso l'Ita lia, paga. Il '77 nasce in Italia; e non è detto che non si fermi, questa volta, qui. La conseguenza essenziale del ciclo - o della transi zione di fase - è la difficoltà di assorbire muova forza-la voro, e persino mantenere i livelli occupazionali esisten ti. Gli indicatori più recenti - una relazione dell'Organiz zazione Internazionale · del Lavoro dell'aprile 1977 - indi ca, per gli Stati Uniti un calo dell'incremento degli inve stimenti dal 2,9% tra il 1966 e il 1970 allo 0,9% nel quinquennio successivo; per il Giappone dal 16,4% al 4,9%; per la Francia dal 7,5% al 4,1%; per la R.F.T. dal 4,8% all'l,2%; per l'Inghilterra e per l'Italia rispetti- 124
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