Il piccolo Hans - anno IV - n. 14 - aprile-giugno 1977

via allargantisi a nuovi ceti e a nuovi aspetti dell'e­ sistenza. Certo, l'Italia non era - si diceva «non ancora» - paragonabile agli USA e neanche, poniamo, alla Francia, per livelli di redditi, stabilità dell'oocupazione, e altri indicatori primari. Ma seguiva - sembrava - la loro scia. E molti pensavano che, prima o poi, e forse piutto­ sto prima che poi, sull'onda del «miracolo», vi si sareb­ be avvicinata. Non éravamo forse tra i paesi di · «capitali­ smo avanzato», membri a pieno diritto di questa nobile e privilegiata famiglfa? Del .resto, a poco a poco, col tempo, la famiglia si sarebbe allargata: persino il « ter­ zo mondo» era costituito da «Paesi in via di sviluppo», o almeno in vista del «decollo», e il paria indù con frigorifero, -lavatrice ed utilitaria era soltanto questione di anni. E poi, questo benedetto - e un pò fastidioso - paria era, per fortuna, invisibile, nel suo subcontinente meta di pellegrinaggi mistico-turistici, ma non certo pre­ sente in carne e ossa (con la sua poca carne e le sue ossa deformate) ad esibire lo scandalo dei suoi cadaveri per fame in Piazza Duomo o in' Piazza San Pietro. Questa immagine, anche s·e, con la tenacia dei fanta­ smi, si aggira ancora per l'Italia, ha oggi, quanto meno, perso il suo brillio. Non e stata solo la guerra del Kip­ pur, con l'immediata conseguenza degli aumenti petrolife­ ri e il graduale, anche se contrastato, riequilibrarsi delle ragioni di scambio tra le materie prime dei Paesi ex-colo­ niali e semicoloniali di un tempo, e i prodotti finiti delle «metropoli», a richiamare alla realtà i paesi industriali e manifatturieri. Ragioni interne al ciclo capitalistico ne hanno sovradeterminato gli effetti; e, prima di tutto, il costante incremento della composizione organica del ca­ pitale, del rapporto cioè tra capitale investito e posti di lavoro «creati». Incremento che si fa verticale proprio nel caso di alcune industrie traenti, o di base: dalla petrolchimica all'elettronica complessa, alle centrali nu­ cleari in via di costruzione; mentre assai più estesi sono ormai i settori in cui l'impianto stesso di nuove unità produttive esige investimenti mastodontici, possibili qua- 123

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