Il piccolo Hans - anno IV - n. 14 - aprile-giugno 1977
ora le fiamme si stendono,urlavano e gesticolavano .lorrore come il sonno,la detresse come la morte p er sfuggire correvano liberato nel loro disordinat o movimento posso disporre di questo fantasma cheh io è strisciando nelle baracche che cominciavano a prender fuoco:pure questo è navigare,al largo,stre tti stretti alla riva mentre il tetto cedeva allas salto nellimmensità delle fiamme del proprio sguar do terrorrizzato·:no!non è lei !nella pesantezza del bicchiere:ve4ersi e non potersi toccare,assenti,lo ntano seppellito sotto il peso che osserva essere la trasparenza opaca della notte,la sua opacità vu ota e erotizzata,trasparente nella luce delle sue, tenebre:e la notte che si vede e che in questo ved ersi si perde:la notte smarrita,scatenata nella pr ofondità immediata del suo sguardo labisso che sia pre a se stesso,linivitabile precipitare nella err anza dello suo desiderio e la notte che si cerca 1 à d _ ove non è chè questa erranza,questo incessantec ercarsi:errar smarrirsi perdersi:eterno movimentod ella oscura immobilità,incubo uscito da un bagno p assato da un pezzo:lavete vista per caso?nei rifiu ti e nei manicomi nei marciapiedi e nelle chiese e nei bordelli sotto i ponti e le macerie,come se i suoi occhi fos�ero senza palpebre:e allora,perch è questa terra:a seppellire quale illusione,la terra che muove,la terra che •• non si lascia afferrare da chi ha il respiro corto il giorno savvicina e avvi cinandosi sallontana,facchini e viaggiatori,e lege rezza:togliersi queste ali che appesantiscono la s ua spalla e impediscono di volar. un rasoio e un fiammifero nelle tasche,e in marcia!
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