Il piccolo Hans - anno IV - n. 13 - gennaio-marzo 1977

a me. Una M e una S strettamente avvinte, come ci per­ mette la magnanimità degli inci�ori, hanno reso i fogli inutilizzabili per qualsiasi altra corrispondenza che non sia quella tra la piccola Martha e me». Al « come ti chiami?» segue un'avventura. Il mer­ cante cui Freud si rivolge è un vecchio ebreo che lo prende in simpatia. ·« Sono un vecchio ebreo... Siamo qui una serie di. uomini della vecchia scuola, tutti fedeli alla religioso, senza per questo escluderci dalla vita. A un uomo dobbiamo la nostra educazione. [ ...] Si capì che bisognava fare qualcosa e fu chiamato un certo Bernays che fu creato « chacham» (capo della comunità). Quel­ l'uomo ha educato tutti noi». L'uomo evocato dàl mer­ cante a sua volta destinato a essere patrono della corri­ spondenza Sigmund..:.Martha era, vedi il destino, nient'al­ tri che Isaac Bernays, nonno di Martha. L' << aggancio» alla piccola Martha che « tutti quelli che la vedevano e le parlavano l'amavano» appaga la nostal­ gia per il tempo dell'ordine e della religione ma insieme permette « al più piccolo dei fratelli» di farsi strada dopo la morte del capo della comunità. E le dee madri saranno il prolungamento benevolo di colui che unico poteva amare tutte le donne, del padre primordiale in Totem e Tabù, Mosé e il monoteismo, il disagio nella civiltà. Bernays dunque al posto di Freud, perché al posto della gioia, peraltro interdetta, si sostituisca il be­ nessere del prinz-ipio del piacere. E prinzessin, prin­ cipessina tè! il nome con cui in tutto il carteggio Freud chiama Martha, specificando anche: « la mia regina per ora è solo una principessina». Regina O. diviene in Diario del Seduttore di Kierkegaard Cordelia, e anche Sigmund rivendica per Martha il nome della principessa shakesperiana: ·« Anche Martha, che ora è a Diistern­ brook e ha una piccola infiammazione alla gola, è in realtà una dolce Cordelia» {luglio '83). Martha ha male alla gola e quindi non può parlare, come �< la felicità che 9