Il piccolo Hans - anno IV - n. 13 - gennaio-marzo 1977

La frase e il denaro « Siete ricca, signora, a quanto si dice? Ebbene, in questo caso bisogna che vi paghi: se foste povera, vi deruberei... » . - Per bocca di Verneuil, Sade non solo enuncia uno dei capisaldi del suo universo, il rovescia­ mento {rubare ai poveri, prostituire i ricchi) ma indica, sia pure in via indiretta, l'elemento costitutivo del rap­ porto di prostituzione: il denaro. E' vero che nessuna macchina erotica, nessuna società libe;tina, dalla Société du Crime al Castello di Silling, possono fare a meno del denaro: esso è una condizione per essere accolti nella prima, un presupposto dell'organizzazione del secondo (« fortuna immensa», « ricchezze immense » , �< straordi­ nariamente ricco » sono espressioni ricorrenti nel breve spazio dei ritratti del presidente Curvai, del duca di (Blangis, del vescovo e di Durcet, all'inizio delle 120 journées de Sodome, tutte riferibili a uno stesso campo semantico ossessivo, quello del denaro). Se Verneuil condiziona la sodomizzazione di Dorothée d'Esterval al fatto che ella · gli richieda una grossa ·somma, è evidente che tale pagamento si riconnette direttamente e neces­ sariamente al piacere. Il denaro diventa un canale che contiene se stesso (non occorrerà neanche sottolineare che in tutta l'opera sadiana, avvio del discorso, ha pre­ minenza la figura della canalizzazione: imbuto, vagina, 32

RkJQdWJsaXNoZXIy