Il piccolo Hans - anno IV - n. 13 - gennaio-marzo 1977

in sospeso, sotto il titolo della « purezza », la questione della scientificità della psicoanalisi. Questa distinzione risponde alla preoccupazione di isolare un settore nel quale _la psicoanalisi ha il dovere di. prendere coscienza di se stessa. Non deve essere considerata in nessun modo equivalente, per esempio, alla distinzione che esiste tra biologia (scienza pura) e medicina (scienza applicata). Freud d'altra parte non mancava di marcare subito il suo rifiuto di ogni dogma­ tismo inaridente: « Noi, psicoanalisti, amiamo restare in contatto con il modo di pensare popolare... renderne scientificamente fruibili i concetti piuttosto che riget­ tarli » �Poscritto' alla questione della laYenana:lyse). E Lacan, mostrando l'interdipendenza del dis·corso psicoa­ nalitico e degli altri tre discorsi, dimostrava .che, per stabilirsi nella sua purezza, cioè per depurarla, la psi­ coanalisi doveva passare per l'analisi degli altri discorsi, e specialmente del discorso isterico, dal quale la clinica trae J'. essenziale della sua sostanza. Nel mostrare ciò che il discorso scientifico deve al discorso giuridico - dunque al discorso del maztre - noi abbiamo percorso un cammino che è l'inverso di quello abitualmente praticato, che mira a mascherare la specificità del diritto puro. Sappiamo il posto sem­ pre più �mpio che occupano gli uomini di scienza {spe­ cialmente medici) presso i tribunali. Sappiamo anche che le teorie del Diritto, appellandosi alla Scienza (nelle accezioni marxiste e sociologiche), tendono per questa via a costituire l'ordine giuridico com� una '«sovrastruttura», e inducono così a non concedergli che un'attenzione distratta. Era più importante dimostrare che, in quanto discorso, l'ordine giuridico è l'infrastruttura del discorso · scientifico. Dopo il Diritto e la Scienza, anche la psicoanalisi è un nuovo discorso normativo? ·Ci sarebbe da dire e da ridire sull'utilizzazione fatta in questo senso dei suoi 24

RkJQdWJsaXNoZXIy