Il piccolo Hans - anno IV - n. 13 - gennaio-marzo 1977
èJ completamente protetto. Nessuna sanzione è prevista se legifera a sproposito. Egli ha la competenza della sua competenza. Corre solo il rischio di fare una legge « irri levante», e magari, se fa troppe bestialità, d'essere mes so alla porta da un voto o da una rivoluzione. Ma nel suo proprio ordine, egli è il maltre, poiché la: sua maltrise è assicurata dal fatto che la sua soggettività, come auto re delle leggi, scompare. Non va allo stesso modo con l'uomo di scienza, teorico del diritto divino, che resta sottomesso alle sue leggi come chiunque altro. Ma nean che questo è completamente vero. Prima di tutto per ché il suo prestigio nella Città gli assicura vantaggi non trascurabili. Il teorico delle leggi della società ha la vocazione affatto speciale di diventare un capo. D'altra parte, non si studiano le leggi della _natura per niente. E' ovvio che la legge la si possa impiegare bene, dal momento che non è stato possibile produrla. Si asservi ranno le forze della natura, si aumenterà il potenziale economico, si sapranno guarire le malattie. Di più, si avvertirà che il legislatore dell'ordine giuridico è anche lui sottoposto alle leggi, ben più di quello che non creda: perché deve assolutamente costituire la coerenza del suo sistema. Deve almeno sapere comporre un enunciato corretto. •Diremo che è sottomesso al-le leggi del lin guaggio. L'ambiguità tra discorso giuridico e discorso scienti fico non dev'essere tolta. A giusto titolo Kelsen la rile va nella celebre formula di Eraclito, nella quale si è vista la nascita del sistema causale: « Se il sole non si mantiene nel cammino che gli è stato prescritto, le Erin ni, strumento della Giustizia, sapranno rimetterlo nella strada diritta». La strada diritta è la strada del diritto. La parola greca « Xitid» significa indifferentemente cau sa e colpa. Ma l' « accusa» moderna non è altro che una « messa in causa». Si può ben dire « Parla ancora, tu 21
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