Il piccolo Hans - anno IV - n. 13 - gennaio-marzo 1977
cittadini, ma anche protettive. Ciò che differenzia l'ordi ne dato dallo Stato dall'ordine dato dalla banda di la dri è che il cittadino non può riconoscere in quest'ulti mo che il diritto soggettivo del ladro mentre lo Stato procura un sistema oggettivo. La costituzione di questo sistema non avviene senza difficoltà, perché un ordine statale nuovo è sempre considerato ai suoi esordi da certi cittadini e dai paesi stranieri come l'opera di una banda di ladri (Francia della Rivoluzione, Russia So vietica, ecc...) e solo in seguito è riconosciuto _come Stato. Anche qui Kelsen ci fa vedere che è della questione del ,Soggetto che si tratta. E' dal momento in cui la legge si dà come un puro enunciato (come oggettiva direbbe Kelsen) che si eclissa la questione della soggettività del['enunciatore. Ed è in questo stesso momento ohe si ma nifesta la soggettività del cittadino (Soggetto del diritto) sottomesso alle sanzioni della legge. Ma si deve allora interrogare Kelsen su ciò che distingue il teorico del diritto dal legislatore, dal momento che l'uno come l'altro forniscono un enunciato «oggettivo», cioè un enunciato nel quale la loro soggettività sparisce. E' evidente infatti che il legislatore è un teorico del diritto, altrimenti farebbe leggi che sono «irrilevanti» (come dice lo stesso Kelsen) e in questo non sarebbe più un legislatore. Il teorico e il legislatore sono un solo e me desimo personaggio. Ma questo l'ha capito solo Mao, che fa dei suoi teorici dei militari. Nondimeno noi ter remo per fermo che, cammin facendo, Kelsen ci ha mo strato che l'ordine giuridico che riesce non è l'ordine del più forte, ma l'ordine più forte, il più « valido» perché si · costituisce ' come alleati coloro che sottometterà. Per questa via egli riconosce quello che, dopo Lacan, si è imparato a _ identificare come ordine simbolico. 19
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