Il piccolo Hans - anno IV - n. 13 - gennaio-marzo 1977

Dall'interno. Poichè il professore di filologia classica in pensione Friedrich Nietzsche sente di appartenere, in larga misura, � modo di sentire cristiano (« ... in questo senso siamo cresciuti troppo anche per il cristianesimo, ostili ad esso proprio perchè è nel cristianesimo che abbiamo le nostre radici» GS af. 377). Zarathustra infat­ ti è una sorta di Imitazione di Cristo, la storia di un sacrificio che ha nell'evento della croce il suo costante punto di riferimento. Ma il « morire nella carne» con Zarathustrà diventa un morire dal ridere. In questo senso la parodia non è un semplice espe­ diente stilistico arbitrario. Le « verità» di Zarathustra sono spiacevoli, prima che per gli uomini, per Zarathu­ stra stesso e quando egli si prova a comunicarle uno schifo atroce lo coglie. Per la sua forma imitativa, . la parodia nascosta è una scelta obbligata per sfuggire alla censura e delineare una singolare trasgressione di · quel terribile evento che fu l'autosacrificio di un dio sulla cro­ ce: Dio è venuto sulla terra per farci ridere. Questo vuole Zarathustra, che si impari a ridere in questo modo. La strada Se è vero che Zarathustra ha le sue radici nel cristia­ nesimo, allora il ,riso si impone anche nei confronti di colui che ha posto sul suo capo « la corona intrecciata di rose». Il riso sovrano e tragico, creatore e selvaggio, diventa così un movimento · critico che non può rispar­ miare il soggetto stesso. In « L'indovino» Zarathustra chiede ai discepoli che gli intérpretino un sogno. Egli ha sognato dj essere un guardiano notturno di seplocri e di stare seduto, solo, _ « in mezzo a quel silenzio di perfidia». D'un tratto sen­ te bussare per tre volte: tre colpi che sembrano tre tuo­ ni. Ha appena aperto la porta che un vento impetuoso 175

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