Il piccolo Hans - anno IV - n. 13 - gennaio-marzo 1977

Cesare. La litote gestuale induce il popolo all'iperbole. La figura retorica occulta la propria ideologia e perciò · ha successo. Mentre l'ideologia repubblicana, una volta preso il potere con Bruto, si affiderà a clausole retoriche. dirette, non oblique, statiche e razionali; e perciò non avrà successo. Questo è il messaggio più profondo del dramma, il risultato di una drammatizzazione della re­ torica della politica che ha ancora una sua precisa attualità. ill cosmo simbolico è tutto tramato di superstizioni, sta con l'orecchio teso a spiare i segni del piano paral­ lelo di cui esso è l'effimero sostituente. Il cosmo sim­ bolico si difende anche sotto la figura dei fantasmi: v. l'apparizione del fantasma di Cesare a Bruto prima della battaglia finale. Bruto cerca di far argine a queste infiltrazioni segrete, ma non vi riesce, perché anch'egli è, come s'è visto, almeno parzialmente legato al mo­ dello simbolico. Il suo più grande rifiuto s'era avuto prima, nel II atto, quando aveva respinto con uno dei suoi discorsi più appassionati l'invito di Cassio a giu­ rare, tutti quanti i congiurati, fedeltà all'impresa (II, 1, 114 e sgg.). Giurare significa {vocabolario Zanichelli): « . Affermare o promettere qualcosa solennemente, invo­ cando a testimone e garante la divinità o ciò che più si venera o si ha caro»; vuol dire, cioè, triangolare su un piano simbolico. Ma ciò non è ammissibile per Bruto, per il quale l'unico piano simbolico ammesso deve essere la Ra�ione, l'Idea (anche se sotto, occultamente, c'è il Nome). Il giuramento è un atto ridondante, simbolico­ connotativo, nei confronti dell'intesa razionale, impli­ cando doppi fondi di pensiero (piano parallelo, meta­ fisico) e di emozione {livello profondo delle passioni) non conciliabili con la purezza dell'ideologia. Ma proprio questo accanimento intransigente di Bruto (cfr. le in­ vettive del discorso in questione, significativamente il suo discorso più lungo!) lo pone troppo al di .sopra · 121