Il piccolo Hans - anno IV - n. 13 - gennaio-marzo 1977
ideologia (totalizzante) al vuoto della vita che essa stessa ha prosciugato nella corsa verso la sua morte (cfr. i Sonetti 5 e, fra i drammi, almeno The Tempest). Per un'analisi di tµtte queste contraddizioni, il Julius Caesar, dramma politico per eccellenza, è opera ideale, anche per la sua collocazione mediana nel canone shake speariano. iLa Storia non vi ha ancora fatto bancarotta, i modelli del mondo si confrontano, ma già , Shakespeare sa non dare una risposta. Ci limiteremo ad una rico gnizione estremamente sommaria del dramma. Che può iniziare con una serie di opposizioni: Spazio di Cesare e Antonio VS Spazio di Bruto e Cassio cosmo simbolico nome motivato retorica del potere superstizione passione nome del padre cosmo si[1tagmatico (« re pubblicano»� borghese) 6 nome arbitrario retorica <della congiura s c etticismo ragione {rimozione) nome del figlio Con 1e frecce si è voluto indicare che le opposizioni sono legate da un rapporto di presupposizione reciproca, analogo a quello grammaticale Io-Tu e, a livello storico antropologico-psicoanalitico, a quello della dialettica he geliana Padrone�Servo. Va inteso, inoltre, che le oppo sizioni si danno dentro una episteme ancora sostanzial mente simbolica. iPertanto i personaggi non sono defini tivarnente ingabbiati in un modello. Lo spazio di Cesare è quello fra il simbolo del suo Nome e l'Io della · sua comune umanità quotidiana; lo spazio di Bruto e Cassio trasferisce presto l'arbitrario in un nuovamente moti vato; e infine lo spazio di Antonio è una straordinaria mediazione fra passione e ragione, ideologia simbolica e 116
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