Il piccolo Hans - anno IV - n. 13 - gennaio-marzo 1977

tamente, dall'ombra di un Julius Evola. Se si separano - ne.Ila categoria marxiana di forze produttive - la tecnica (e l'organizzazione del lavoro) dalla forza pro­ duttiva essenziale, la forza-lavoro, la classe, ecco che le forze produttive divengono « un Dio ascoso». Il supporto totalizzante di questa duplice « rimozio­ ne», come messa a distanza e ridimensionamento di Marx e Freud a . misura dei poteri dell'imago imperversante sul Territorio, è fornito da una specie di koiné semio­ logica che si lascia affascinare da una trasparenza comu­ nicativa o da una funzionalità metalinguistica. Su questo fronte si affaccia un volto nuovo dell'intellettuale qua­ lificato e professionalizzato, strumento della doxa de­ mocraticistica, che segue la falsa-riga di 900 di Berto­ lucci per produrre segregazione e analfabetismo di ri­ torno. Come 900 è! insieme un compendio di storia pa­ tria, un'enciolopedia della cultura contadina e un trat­ tato di diritto · amministrativo, così l'intellettuale, che vive la fine, risorgimentale, della storia, come fine della dialéttica, si dedica alle Storie {Storia d'Italia Einaudi, Storia linguistica dell'Italia unita di T. De Mauro, ecc.), alle Enciclopedie {Einaudi, Garzanti, ecc.) e ai Trattati (Trattato di psichiatria critica di G. Jervis, già ricor­ dato, Trattato di semiotica generale di U. Eco, ecc.). La costruzione collettiva di una Grande Enciclopedia ri­ spondente ai bisogni di crescita democratica degli ita­ liani situa il soggetto rispetto al muro del Linguaggio nella stessa posizione in cui la politica del decentramento lo pone davanti al muro del Potere: col miraggio di un'allucinazione semiologica della parola vera, funzio­ nale all'allucinazione territoriale del potere. Malgrado le battaglie condotte sotto il segno di una separazione solo civile e privata, come il divorzio o l'aborto, il nuovo· asse politico-culturale è su:baltern� alle unità che la cul­ tura tradizionale cattolica utilizza per riorganizzare le 109