Il piccolo Hans - anno IV - n. 13 - gennaio-marzo 1977

ficanti che lo determinano e di consentirgli così di re­ perirsi in un reticolo come soggetto di un ruolo, fami­ liare, sociale, di gruppo, professionale, ecc. E' la pas­ sione del codice. !La perdita della dimensione dialettica del linguaggio si manifesta come un'eclissi di Freud, epurato per pecche piccolo-borghesi o mende psicanali­ stiche e recuperato nel contempo tra le nuove tecniche psichiatriche, e come �·eclissi di Marx perso nella di­ varicazione tra una fenomenologia del quotidiano e un economicismo senza principi, recuperato sempre stru­ mentalmente in chiave di ·«filosofo della tecnica». Due posizioni, de1l'autocritica e della crisi, invitano la sinistra a un ripensamento delle idee che l'hanno guidata in questi anni che trova una risposta immediata a destra proprio sulla base delle istanze rimosse. Al- 1'autocritica dell'anti-psichiatria che in un'opera come il Manuale di psichiatria critica ·Weltrinelli 1975) di G. Jervis fa appello al bisogno di . qualificazione degli ope­ ratori sociali, ribadendo però la messa tra parentesi della psicoanalisi, risponde Simbolo e codice ,(Feltrinelli 1976) di F. Fornari C?,e propone appunto «una» psico­ analisi semiotizzata e normalizzatrice come strumento per la creazione di ruoli occupazionali nell'istituzione. D'altra parte l'analisi condotta con il libro Kri·sis (Fel­ trinelli 1976) da M. Cacciari di una «crisi dei fonda­ menti» che parte da Kant per giungere, attraverso 1Scho­ penhauer e Nietzsche a Wittgenstein e alla nuova mu­ sica approda a t,ma «filosofia del · gioco» che delimita lo spazio neutro in cui può comporsi l'antinomia tra Storia {dell'alienazione, della distruzione della ragione) e coscienza di classe: operazione di «aggiornamento culturale» che mira a una rivalutazione del momento tecnologico cui risponde puntualmente la delega ai tec­ nici di una rifondazione metafisica sostenuta dalle pub­ blicazioni della Casa .Editrice Adelphi e visitata, discre- 108

RkJQdWJsaXNoZXIy