Il piccolo Hans - III - n.12 - settembre-dicembre 1976

riorità e per ispirargli paurn. Quando il confHtto di Ga­ bor fu felicemente superato, la R normale riapparve e si fortificò. Dei« sintomi passeggeri» nel senso che Ferenczi attri­ buisce a questo termine (II, 26-37), l'indebolimento o la sparizione, di R apicale nella parola degli adulti, rilevano probabilmente dallo stesso conflitto. Una specialista emi­ nente della lingui1stica romanza, Elise Richter, ci parla di un medico balneare che pronunciava delle R fortemen­ te vibrate rivolgendosi ai suoi subalterni. Le R si indebo­ livano quando parlava con pazienti: agiati e finirono per scomparire quando ebbe in trattamento la regina dei Serbi. Per il suo carattere fallico la iR apicale fortemente vibrata può contenere . una minaccia. L'umorista unghere­ se Viktor :Rakosi si serviva. delle parole magiche butor­ raktdar {deposito di mobili) e vàrkertrakpart (viuzza situa­ ta al disotto del giardino di una piazzaforte), sature di R. Ci troviamo di fronte ad un gesto che corrisponde all'in­ dice eretto. Il movimento linguale è màscherato dalla cavità boccale, si riflette tuttavia in un rumore che ricor­ da nello stesso tempo il tuono. Questo gesto linguale è ta:r:ito diffuso, pare, quanto il gesto manuale. Il prete di una storiella del XI.II secolo, vedendo sonnecchiare i suoi fedeli, pronuncia il nome Barraban, facendo suona­ re fortemente le RR: I fedeli rialzano bruscamente la testa (Fabliaux, Paris, ed. Montaiglon & Raynaud, 1872, V, 80 sgg.). L'aspetto fallico dell'indice e del-la ,lingua, che è all'origine del potere magico loro attribuito, spiega i tabù che condannano, in parecchie lingue indo-europee simultaneamente, le parole designanti la lingua, le dita, 1a mano ,(Meillet, 1921/1906,/ 281 ,sgg.; Havers 1946 ). Il folclore sembra associare la consonanza dura, che contiene l'amalgama di occlusive e di R vibranti, conso­ nanza che risponde a una miscela di pulsioni sadico-ana­ le e fallica; alle formule di: scongiuro, al sortilegio (Jakob- 96