Il piccolo Hans - III - n.12 - settembre-dicembre 1976

zione terminologica. Hollos considera la R apicale come un_ suono · fallico, un rappresentante della pulsione gèni­ tale maschile. L'identificazione inconscia della lingua al pene si spiega con analogie morfologiche e funzionali. Alle analogie già menzionate (cfr. III) si dovrebbero ag­ giungere l'erettibilità della lingua, messa in rilievo da Augusta Bonnard (1960, p. 305), e le sostituzioni della lingua al pene nelle · pratiche perverse. L'identificazione dei due organi appare anche al livello della coscienza nel quadro del genere licenzioso. In un piccolo poema erotico del XIX secolo, sono alla base di un equivoco, di un «malinteso» che non si chiarisce fino all'ultimo verso: En ce temps-là prechait un bon pasteur: Il est, chers paroissiens, un bout de viande infame, De mille maux cruel auteur. Inventé par le ·diable, il perd l'homme et la femme. Instrument de désordre et de damnation, Ce bout de viande sème en sa rage infernale, L'abomination et la désolation! Persécuteur de la morale, C'est avec volupté qu'il produit scandale. Il fait verser du sang, il_ fait couler des pleurs. Ah! que l'on voudra{l"' blen l'arrctcher à plusieurs. Mes frères, vous riez: vous rougissez mes soeurs. Allons, plus d'équivoque! Il faut que je m'explique: Ce morceau venimeux, ce bout diabolique, C'est la langue du médisant. (L'oeuvre libertine des p oètes du XIX siècle, p . 23). · Hollos fa riferimento, nello s,tesso tempo, a una coin- cidenza cronologica interessante. La R apicale è il suono che viene acquisito generalmente p�r ultimo, con questa acquisizione termina l'apprendimento del linguaggio a li­ vello fonetico. Questo succede all'età che va dai 4 ai 6 anni durante il periodo genitale che, anche lui, rappresen- ta un termine, la sintesi delle pulsioni parziali.. Questo parallelismo potrebbe facilitare ugualmente il transfert libidinale. Nelle lingue in cui la R apicale figura in quan- 94

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