Il piccolo Hans - III - n.12 - settembre-dicembre 1976
sociali elevate che in quella di bambini del proletariato. Questi bambini bisciolanti si rivelavano molto coccolati - i genitori venivano a prendere i bambini a 'scuola con un impermeabile non appena il cielo si oscurava, la ma dre si disperava se un piatto non era apprezzato, ecc. -. Questi bambini molto attaccati alla madre hanno più difficoltà ad adattarsi a un altro ambiente degli altri bambini. Klausner cons'idera il bisciolamento come un tentativo di regressione: ·« It is conceivable . that the shock of suddendly being thrown on his own in the large elementary-school situation would tempt the child to re gress to its more secure and proteèted infancy» (p. 214). Ho potuto osservare presso i miei bambini lo stesso ritorno preconscio alla palatalizzazione (T�TY, �DY, K�TY, �DY) e, in generale, a una tappa già superata dell'evoluzione fonetica �R�L). Con Peter (5 anni) questa regressione fonetica appari va nelle seguenti circostanze: . 1) Domanda qualcosa d'impossibile e lo sa. Si aggrap pa a sua madre: « Non dev,i andare a cena, io non lo permetto». 2) Implorn qualcosa ohe non g1i ·spetta. Pretende per esempio, dopo una giusta ripartizione di cioccolata e do po aver divorato la sua parte, una parte di quella di sua sorella. 3) Subisce le tristi conseguenze di un atto ·di sventa tezza. Così, se ha rovinato un giocattolo nuovo, conduce · un monologo bisciolante . con voce piagnucolosa. 4 ) Gli si fa UJI?, di , spiacere. Canticchia in una prosa ritmica e semi�versificata: ·« Ognuno è triste, ognuno è triste. Sono triste anch'io». Ciò facendo palatalizza tuttè . Je consonanti. 5) Minaccia qualcuno �< scherzando». Dice a me e poi a sua madre: « Ti strappo il naso». 67
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