Il piccolo Hans - III - n.12 - settembre-dicembre 1976
La consonante GN (di «regno») si oppone in quanto bagnata a N (di «Reno»). Gli oggetti sonori sono situati nello spazio fonetico, le vocali I, E, E sono alte, le vocali U, O, A sono basse. Si attribuisce loro sovente anche un sesso. Le vocali I, E, U, EU sono femminili o femmine in opposizione a U, O, A che sono maschili o maschi. La femminilità con cerne ugualmente le vocali instabili, come l'«e» caduca del francese. La sostituzione di Z o L a R apicale (vibran te) è sentita come effeminata. La melodia si inscrive come un movimento spaziale: il tono sale o scende. L'ac cento è interpretato come un colpo (ictusr una pressio ne (inglese - stress). Queste metafore sono tanto antiche e numerose quan to le grammatiche dalla Grecia alla Cina, passando per la Mongolia e l'Arabia. _ Le metafore dei poeti e dei grammatici trovano un complemento vissuto nella poesia, dove effettivamente le vocali «chiare )> sono associate alla luce e alla gioia, le «scure» all'oscurità, alla tristezza e alla morte; , e consonanti «dure» alla durezza fisica o morale, laddove una consonanza dolce riflette i sentimenti teneri. La teo ria dell'imitazione e della pittura sonora risale all'Antichi tà ed è corroborata dall'analisi quantitativa delle correla zioni fra contenuto ed espr.essione. La tenerezza si riflet te - in una più grande frequenza delle consonanti L, M; un atteggiamento aggressivo moltiplica le K, T, R, (Fo nagy, 1961). I bambini dai 4 ai 6 anni capiscono . con facilità que ste metafore, in accordo con gli studiosi presenti o passa ti. Sanno molto bene che l'I è più chiara, più sottile, più agile e l'U scura, grossa e pesante. «Palpano» le consonanti palatali e dichiarano che sono bagnate (mouillées). 57
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