Il piccolo Hans - III - n.12 - settembre-dicembre 1976

I suoni (Riassunto introduttivo di Ilse Barande 1 ) L'autore si propone di studiare la terminologia meta­ forica dei grammatici (cfr. Fonagy, 1963) e spera che ne _ derivi una migliore comprensione delle basi psicologiche della fonazione e un chiarimento del ruolo della metafo­ ra nello sviluppo del pensiero scientifico. La costanza relativa delle metafore è ben lontana dal ridurre l'interes­ se che queste suscitano. Al contrario, essa potrebbe esse­ re benissimo argomento in favore dei rapporti naturali tra i suoni del linguaggio e il contenuto mentale, il fanta­ sma che riassume la metafora. Se vi si crede, le metafo­ re, i suoni del linguaggio, i fonemi, sono oggetti sonori colorati, grandi o piccoli, leggeri o pesanti, sottili o spes­ si, duri o molli, lisci o rugosi, secchi o umidi, trasparen� ti od opachi. L'I figura per esempio tra le vocali chiare, fini, leggere, e si . oppone alla vocale U che è scura e grave. Le consonanti « sorde » P, T, K sono più dure delle loro omologhe sonore B, D, G. Le P, T, K si oppongono nello stesso tempo come consonanti lisce (psila) alle aspi­ rate PH, TH, KH rugose (dasea, pelose). ·· Titolo originale « Les bases pulsionnelles de la pho­ nation », in Revue française de psychanalyse, 1, 1970. Una secon­ da parte in Revue française de psychanalyse, 4, 1971 (N.d.T.). 56

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