Il piccolo Hans - III - n.12 - settembre-dicembre 1976

l'inizio del messaggio. Il manierismo del percorso in­ scdve nella forma la fatalità del contenuto: « Si, è la solita storia, la storia di un certo Trestano e di una tale Isolda... E' una storiella umana come si può trovare in una lettera». Nella catena del significato dunque, non . avvengono colpi di scena; si scrive sempre ,la stessa lette­ ra, o lo stesso romanzo. Pure, Finnegans Wake non è un libro come gli altri; e la lettera trovata dalla gallina neppure. Incomprensibile, e intraducibile il primo, indeci­ frabile la seconda , . si rimandano sguardi complici, e fero­ ci sorrisi per la- loro impenetrabilità. Ma c'è un metodo per questa follia: « mal gr ado tutti i dubbi che possiamo avere riguardo al senso del tutto, l'interpretazione di ogni frase dell'msieme, il significato di ogni parola nella frase decifrata, per quanto senza scosse la nostra quoti­ diana indipendenza di irlandesi, non dobbiamo perderci in dubbi inutili sulla ,autorità veridica e autorevolezza in­ fermalissima dell,a sua esistenza di letteria, o di Hbro. L'esistenza è pToviata dall'occhio». 45

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