Il piccolo Hans - III - n.12 - settembre-dicembre 1976
38 L'ombra della chiara dimora fluttuava sulla corrente indistinta l'eco arrivava dalle grotte e dalla sorgente. E , ra un raro miracolo, una oaisa su caverne di ghiaccio ed assolata! Una fanciulla con la cetra io vidi in sogno una volta: era una vergine abissina, e oan,tava deil Monte Ahora. Potessi in me risuscitare quella viva armonia, quel canto ta'le delizia inonderebbe il sangue che a quel suono lungo e chiaro potrei inalzarlo nell'aria il castello di sole! le caverne di ghiaccio! E chi l'udisse, lo vedrebbe là e griderebbe! « Mistero! Mistero!» gli occhi infuocati ed i capelli al vento! Un circolo tre volte replicate intorno a lui, chiudetegli le palpebre, poiché manna ed ambrosia ha delibate, il latte delibò del Paradiso. Samuel Coleridge (traduzione di Mario Luzi)
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