Il piccolo Hans - III - n.12 - settembre-dicembre 1976

lettura allora ricomincia laddove il lettore « critico» si arresta, il testo balzachiano esce da Sarrasine per aprire ad altre unità testuali. Il testo balzachiano ricomincia, M.me de Rochefide esce dalla propria solitudine, al te­ sto segue il testo. Che importa se alla fine anche il lettore-autore sarà una pièce di questa circolazione del romanzesco. Anch'egli « potrà un giorno costituire un te­ sto come gli altri: basterà rinunciare a fare della sua persona il soggetto, il sostegno, l'origine, l'autorità, il Padre... basterà considerare anche lui come un essere di carta...» (S/Z, op. cit., p. 93), e con questo siamo nel Barthes par lui-meme; il testo barthesiano ricomincia... Nel movimento del linguaggio il soggetto non è che un suo effetto a fatere, 1a letteria si richiude ,sulla lettera (« il soggetto è significante del soggetto per un altro si­ gnificante») mentre l'immagine causa del desiderio è spo­ stata, presa nella replica delle citazioni e la sua unità (come quella del soggetto di fronte ad essa) è semplice­ mente un senso in più nelle arterie che spandono la parola romanzesca. Distolta la fissità del sapere e l'alienazione speculare, la morte rientra nel fluire dei discorsi e nella produzio­ ne dei sensi. La portata allucinatoria, con la fissazione narcisistico-aggressiva del suo fantasma, si rivela per quello che veramente è: il rifiuto di un'altra morte, sim­ bolica, quella del padre per l'eroe raciniano, e il rifiuto della linea paterna per Sarrasine di cui Balzac ci dice che è stato allevato da una serie di sostituti materni. La lettera raggiunge il soggetto nel simbolico come castrazio­ ne per precipitare nel reale se forclusa, se cioè il sogget­ to le oppone una serie di misconoscimenti fino a preferi­ re la morte reale e non sapere nulla della castrazione simbolica. La storia di Sarrasine è esemplare. La traccia di questo percorso di evitamento e di mor­ te della lettera scende fin dentro la lettura a porre a chi legge l'interrogativo di fronte a cui ammutoliscono il 27

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