Il piccolo Hans - III - n.12 - settembre-dicembre 1976

Blount l'inglese, tutt'orecchi. La loro somma dà una ci­ fra troppo alta di grottesca indiscrezione, di petulante invadenza. Chiacchierano, litigano, spiano. Sono proprio il contrario di quello che un buon corriere dello zar deve essere. Deve correre senza spiare. Deve arrivare in tempo, senza mai deviare. 2) Un romanzo dell'Unità: ad un certo punto della storia storia accade ai due giornalisti un curioso incidente, che non avrebbe senso se non fosse ricondotto al tema che esprime. Vogliono assolutamente raggiungere il tea­ tro dei combattimenti fra le truppe dello zar e i tartari ribelli. 1 Saltano su una « telega » a la mandano al galop­ po. Ma Michele Strogoff (che si fa chiamare Nicola Kor­ panoff) li trova appiedati, e li soccorre. Cos'è accaduto? « Je vous fais juge, monsieur Korpanoff, repondit Ak1- de Jolivet. Imaginez-vous que notre postillon est parti avec l',avant-train de son infernal véhicule, nous lassant en panne sur l'arrière-train de son absurde équipage! La pire moitié d'une télègue pour deux, plus de guide, plus de chevaux! N'est-ce pas absolument et superlativement dròle! ». Non poteva capitare che a loro. Divisi dalla conflittua­ lità permanente che li tiene congiunti, sono divisi di nuovo quando l' « infernal véhicule » che li porta si spac­ ca in due. Giusto in tempo per sottolineare il tema deella divisione, alla quale deve conseguire, ad un certo punto dello svolgimento romanzesco, la riunione. Finiranno per essere riuniti e rappacificati anche loro due, persino loro due (« Les événements les avaient réunis l'un à l'au­ tre. Ils n'en étaient plus a se jalouser »). Saranno implica­ ti in un processo di riunione alla fine, dopo più o meno lunghe separazioni, tutti gli altri: lo Zar e il granduca suo fratello innanzitutto, Michele Strogoff e Nadia, Na­ dia e suo padre. 170

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