Il piccolo Hans - III - n.12 - settembre-dicembre 1976

anche il discorso sugli operatori psicologi e, per quanto ci concerne, in modo più specifico le modalità di impiego della psicoanalisi. Il seminario verterà quindi sui nodi teorici (e non sono pochi) e · sulle modalità pratiche ad essi correlate, contenuti nell'ambito della disamina compiuta. LO SGUARDO DELLO P�ICOLOGO vari « ,La psicoanalisi si svolge tutta in un rapporto da sog­ getto a soggetto e mantiene pertanto una dimensione irriducibile a ogni psicologia considerata come una ogget­ tivazione di certe proprietà dell'individuo. Ma è vero d'altra parte che dal momento che la psico­ logia e con essa tutte le scienze dell'uomo hanno subito, anche a loro insaputa, un profondo rimaneggiamento dei loro punti di vista a partire dalle nozioni scaturite dalla psicoanalisi, un movimento inverso sembra prodursi pres­ so gli stessi psicoanalisti. Li vediamo infatti, sotto tutte le forme che vanno dal pietismo agli ideali dell'efficienza più volgare passando per tutta la gamma delle propedeutiche naturalistiche, rifugiarsi sotto l',al,a di uno psicologismo che, cosifican­ do l'essere umano, produce misfatti in confronto ai qua­ li quelli dello scientismo fisicista non sembrano che baga­ telle. Perchè proprio in forza della potenza delle risorse manifestate dall'analisi, non è niente di meno che un nuovo tipo di alienazione a passare così nella realtà, tanto attraverso lo sforzo di una credenza collettiva che attraverso l'azione di selezione di tecniche che mostrano tutta la portata formativa propria ai riti: in breve un homo psychologicus di cui io denuncio il pericolo». J. LACAN, da Intervention sur le transfert 162

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