Il piccolo Hans - III - n.12 - settembre-dicembre 1976

è tuttavia presa nel mÒvimento del lin gu aggio dove cor­ re come parola degli altri e dove i significanti non fmi­ scono mai di tornare e di risituare il soggetto nella sua corrente infinita (ciò che fa dire a R.B. che la letteratu• ra è il luogo dell'« istituzionalizzazione del soggetto»). In questo senso non solo le opere « letterarie» sono nel movimento del lin gu aggio, ma anche q�elle che su di esse prendono la parola, e ciò che non può essere detto nella forma diretta dell'« io» torna nel lavoro del lin gu ag­ gio ad un altro livello della struttura soggettiva. · Posta l'implicazione tra i passaggi del significante e i silenzi del soggetto, ci sono dei punti di caduta che lega­ no il primo al destino del secondo, e sono questi punti di precipitazione della lettera che lavorano la nostra lèt­ tura. Se chiamiamo lettera quel significante che non ces­ sa di passare e che tuttavia si arresta su di un soggetto per rapportarglisi nella sua funzione di simbolo, la que, s tione aperta allora è quella di che cosa ne sa quel soggetto. Sarrasine sarebbe così la vicenda di una lettera che raggiunge il suo destinatario e lo raggiunge perché è la lettera che lo costituisce, perché essa è in lui non vista, precisamente in lui sotto la forma del misconosci­ mento. La questione: quale sapere sulla lettera fornirà la lettura {S/Z è una lettura di Sarrasine), e come, quel­ lo che sembra essere il suo destinatario, il lettore, si disporrà a riceverlo. S / Z è la storia di una duplice alienazione - se per alienazione vogliamo continuare a intendere la cecità con cui il soggetto si precipita nella rete ordita dai significanti che lo abitano - alienazione dell'eroe balza­ chiano e del lettore barthesiano ridotto ad essere solo il tessuto composito dei codici che lo costituiscono. E que­ sto lettore plurale torna nell'ultimo Barthes par lui-me­ me come un personaggio romanzesco senza romanzo, un lettore che legge se stesso nel momento di leggere, letto­ re di un testo che non c'è, o di tutti i testi possibili, 16

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