Il piccolo Hans - III - n.12 - settembre-dicembre 1976
re della lettura del «cigno» mallarmeano fatta da Thi baudet e, soprattutto, da Agosti - chiamerò « in i mag giore»: Sì come eterna VIta è veder Dlo, né più si brama, né bramar più lice, così me, donna, il voi veder, felice fa in questo breve et fraile VIver mlo. Ma voi stessa com'or bella vld'Io già mai, se vero al cor l'occhio ridice: dolce del mio penser hora Beatrice, che vince ogni alta speme, ogni deslo. Et non fusse il suo fuggir sì ratto, più non demanderei: che s'alcun Vive sol d'odore, et tal fama fede acquista, alcun d'acqua o di foco, e 'I gusto e 'l tatto açquetan cose d'ogni dolzor ,prlVe, i' perchè non de la vostra alma Vista Non tenue aumento espressivo è ottenuto col radden samento fricativo v�f (f), non raro nella Commedia e nel Canzoniere (segno qualche aderenza): Io avea già il mlo Viso nel suo Fitto Inf. X 34 E come a mes-sagger - ohe porta u:lIVo tragge la gente per udir novelle, e di calcar nessun si mostra schIVo, così al Viso mlo s'aFFisar quelle anime fortunate tutte quante, quasi obliando d'Ire a farsi belle. Purg. II, 70-5 A così riposato, ,a così bello Viver di cittadini, a così Fida cittadinanza (...) Par. XV, 130-2 Nel Canzoniere: Conobbi allor sì come in paradiso, vede l'un l'altro, in tal guisa s'aperse quel pietoso penser ch'altri non sceme: ma Vldil'io, ch'altrove non m'aFFiso. 151
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