Il piccolo Hans - III - n.12 - settembre-dicembre 1976
Non son, non son io quel che paio in viso: quel ch'era Orlando è morto et è sotterra: la sua donna ingratissima l'ha ucciso ( ... ) Al nuovo « Io» del Paradiso, i cui spiriti vlslvl (Par. xxx 47) appaiono incredibilmente attivi, lungamente ri suona - flutise, per dire oon Mallarmé - il nome del supremo Oggetto Taciuto: Dio. Bastino due luoghi con ac co�di che Mallarmé direbbe ansiosi, Par. XXIII 25ss.: Quale ne' plenilunII serenl TrIVia rlde tra le Ninfe etterne che dlplngon lo ciel per tuttl I senl, Vld'I' sopra mlgllala dl lucerne un sol che tutte quante l'accendea, come fa 'l nostro le Viste superne; e per la VIva luce trasparea la lucente sustanza tanto chiara nel Vlso mIO, che non la sostenea. Oh beatrlce, dolce gulda e cara! E XXX. 28-9 Dal prlmo giorno ch'I Vldl Il suo Vlso in questa Vlta, inflno a questa Vlsta ( ... ) Si tratta, diciamo col Baudelaire d'un Projet de préfa ce, di« rhétorique profonde», dove anche la dieresi assu me un ruolo funzionale. Alle già adocchiate (o megli:o sentite) aggiungo quella che intensifica e dilata la i di orienta[ nel celeberrimo Dolce color d'orienta! zaffiro, Purg. 1 13, che richiederebbe un articolo a parte, ma, per quanto ci interessa qui più direttamente, con la diere si di orienta[ rimena Calliope 9, mentre zaffiro è prolun gato in inflno, nel verso (15) che ha tre i toniche ravvici nate, inflno al primo giro. Questa i è preceduta e, per contrasto semantico, fatta anche più luminosa dalla i che fa dolenti le Piche, (...) con quel suono I di cui le 149
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