Il piccolo Hans - III - n.12 - settembre-dicembre 1976
sa in equivalenza delle differenti srutture temporali. L'u nico movimento è nel ritmo naturale, organico-biologi co; solo ilì il tempo si mostra. Una parola si ripete insi stentemente, rigenerazione. E' lo spettro di un'assenza, il sintomo di una sostituzione. Nella terra desolata, la rigenerazione assume i caratteri mortuari del riciclaggio di materiale letterario. Del resto, in una società a capitali smo avanzato, e ad alto sviluppo tecnologico, il proble ma a cui l'orrenda parola tecnologica allude, è fondamen- tale. Il personaggio eliotiano dunque, ha la letteratura co me specchio. Con essa si mette in relazione come sua realtà. Ad essa affida il proprio corpo-in-frammenti per che gli venga restituito intero, anche se la totalità è avvenuta per intervento d'ortopedia, e risultano ancora ben visibili i punti, le cuciture, le smagliature, le cicatri ci. In realtà poi il tutto, nella resurrection si trasforma. Resurrection, o metamorfosi, o più semplicemente lavo ro, chirurgia. l. 3. Costruzione del personaggio: la citazione - Nel la stanza in penombra, dicevamo, Ja Signora è un altro degli oggetti. Il metodo compositivo eliotiano procede per cumulazione di correlativi oggettivi, dove la correla zione di oggettività è ancora una volta rispetto alJa cosa culturale, alla maceria letteraria, alla citazione di realtà già finite in linguaggio. Che di più personale di un lin guaggio di citazioni, un linguaggio che sia una lunga, immensa citazione? E che di più oggettivo di un linguag gio-oggetto, che parla dell'oggetto, e attraverso l'ogget to? Che assume a propria referenzialità la tradizione in quanto macchina linguaggio? La letteratura è dunque repertorio di immagini, inven. tario. E' lo sguardo che dà forma e rappresentazione; la formazione del personaggio avviene in relazione a quello sguardo. La Signora del Portrait giunge a rappresentazio- 111
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