Il piccolo Hans - III - n.12 - settembre-dicembre 1976
Ulisse, si configura nel rapporto tra il lavoro morto (e dei morti, i poeti antenati), e il lavoro vivo, del poeta di oggi. Il poeta di oggi nasce a poeta in un mondo che di letteratura ne ha già fatta tanta; anche per lui, insom ma, la scena primaria è la stessa che per tutti, ,« l'imma ne raccolta di merci». Egli entra dunque nel grande magazzino del passato, o la grande camera della tradizio ne: i macchinari sono fermi: « L'ordine esistente (the existing order) è completo prima che intervenga il nuo vo lavoro; perché l'ordine si ricostituisca dopo l'inter vento del nuovo lavoro, l'intero ordine esistente dev'esse re, anche , se in minima parte, alterato» 3 • Come a dire, quel valore esistente come capitale materializzato si de ve modificare, accrescere, e comunque riconfermare co me valore che si autovalorizza. Le letterature appaiono, agli occhi del poeta, come « organic wholes, systems», totalità organiche, sistemi: il capitale appare sempre co me cosa, e come cosa si erge di fronte al lavoro del poeta la produzione letteraria del passato. Il lavoro vivo del poeta di oggi non ha valore (you cannot value him alone) se non messo in questa relazio ne di lavoro con la tradizione-capitale. L'insistenza eliotia na sull'oggettività del processo inevitabilmente rimanda alle pagine marxiane del processo di valorizzazione del ca pitale. I.l poeta utilizza nel proprio lavoro i mezzi di produ zione che trova già consolidati, e collaudati: tutte le letterature, di tutti i luoghi e i mondi, sono a sua disposi zione, viste le realizzate mire imperialistiche del sistema letterario anglo-americano in cui il poeta Eliot si trova, e scegie di operare. Il poeta dunque utilizza i mezzi di lavo ro (il « medium», dice Eliot) come il veicolo del proprio lavoro, e l'oggetto di lavoro come la materia in cui il suo lavoro (non il suo io) si rappresenta. In ciò facendo il poeta deve compiere un « continuo sacrificio di sé, una continua estinzione di personalità ( a continuai self sacrifice, a continuai extinction of personality)»; perché 107
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