Il piccolo Hans - III - n.12 - settembre-dicembre 1976

Ludovico. Visto che mi hai dato del tu, cancelliamo il paludato latino. Ma prima di abbandonarlo del tutto, rendiamo omaggio a Virgilio, anzi a V ER gilius. E' lui che mi ha suggerito arme, come ti ho detto. Ma poi, chi mi ha suggerito proprio V ER gilius? E' stato Dante, con il verso che ti ho ricordato, o è stato ,l'essermi io affisato, concentrato, sul mio proprio verso, e su quel­ l'ER di cavallier, così forte, così in evidenza. Anzi mi viene in mente un'altra cosa - stiamo arzigogolando e perciò te la dico, anche se mi appare peregrina. Che fosse proprio ER/VER ,gilius 0:d avermi suggerito quel- 1'aggettivo «antiqui»? Dopo tutto è lui che è «anti­ quus», assai più dei nostri , Ferraù e Rinaldo dell'ottava 22. Ma lasciamo stare. Critico. Vuoi dirmi, insomma, che questo « arme» premeva dentro di te, in certo qual modo, e che, sia pure in forma così casuale e indiretta, ti ho aiutato a trarlo fuori? Tu non sai quanto mi rallegri: il mio cruc­ cio è che, nel mio mestiere, arriviamo sempre a cose fatte, post festum. Ma se ora mi dici che qualcosa, alla lontana, trapasserà nel prossimo Furioso, beh, mi senti­ rò un pò meno inutile. Anzi, questo mi incoraggia a proseguire il nostro dialogo. Neanch'io sono stato con le mani in mano; e mentre tu trovavi il tuo «arme», mi son dato la pena di contare le r della tua prima ottava, e ne ho trovate ben 26; anzi, con questa nuova di « ar­ me», 27. Ludovico. Che vuoi dirmi? Ti sembrano forse trop­ pe? Non me ne ero avveduto. Critico. Non è che mi sembrino troppe. Mi s�no pre­ se il gusto di andare a confrontare l'inizio della Comme­ ldia, e ne ho trovate 23 nei primi otto versi, 26 nelle prime tre terzine, che fanno periodo ritmico, come la tua ottava. Come vedi, siamo lì. E' pur vero che un poeta, e dei grandi, che tu non conosci, per la buona ragione che deve ancor nascere, ma che, come te, scrive- 10

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