Il piccolo Hans - anno III - n.10 - aprile-giugno 1976

struttura dell'opera, di cui la cornice era lo spazio tea­ trale, il luogo metanarrativo, la figurazione utopica. Talvolta una definizione -del testo ri$iede in una breve connotazione del suo genere, come nella novella di Leon Battista Alberti che raoconta ideH':amore tra Leonora, de1la fami�ia fiOII"entirna dei Ba.ridi, e Ippolito, de1la fa­ miglia dei Buorndelmonti, anch'essa fiorentina e ai Bardi avversa (« Incomincia l'amorosa opera d'Ippolito e Leo­ nora come dopo uno strano caso Amore gli apparecchiò la grazia»). La descrizione del contenuto fa parte inte­ grante del titolo in moltissime operie a stampa dal '500 ail '700, anticipazione del « risvolito editOII"Ìale», 1del:la « fascetta pUibblicitaria», dei cataloghi ragionati. Ne citiamo solo uno, la Storia di Campriano contadino, novella in ottave, di anonimo forse fiorentino forse senese del XV secolo, che, in un'edizione fiorentina del 1596 (presso Giovanni Baleni) ha questa intestazione: « La Historia di Campriano contadino. n quale era molto povero, e aveva sei figliuole da maritare, e con astuzia faceva cacar danari a un suo asino che gl'haveva, e lo vendè ad alcuni Mercatanti per cento ,scudi, e poi vendè loro una Pentola che bolliva senza fuoco, e· un Coniglio che portava l'imbasciata, e una tromba che risuscitava i morti e finalmente ,gettò quelli Mercanti in un fiume, con molte altre cose piacevoli, e belle. Composta per un fiorentino sfaccendato». Nel '600 non c'è edizione che non abbia nel fronte­ spizi,o l'indicazione del contenuto, la dedica e l'occasione del libro, i titoli e le funzioni professionali dell'autore: si pensi, tra i testi notissimi, .alle opere di Galileo. Con la stampa, dunque, l'incipit è stato assorbito nel frontespizio, conservando certe funzioni. Ma se · l'in­ cipit indica il rapporto con la tradizione, sia nella figura di storia dei generi, sia nella figura di campo di discorso che comprende quel testo, in esso è prevalente la fun­ zione di rottura. 9

RkJQdWJsaXNoZXIy