Il piccolo Hans - anno III - n.10 - aprile-giugno 1976

e di macchine nell'agricoltura, l'elettrificazione etc. può risolvere questo problema , risanare la mentalità del pic­ colo agricoltore»). 5 ° ) L'unilinearismo, ovverossia la concezione unili­ nearistica dello sviluppo storico mondiale (O.C., vol. 20", p. 355; Le Opere, p. 1252; Marx, Engels, marxismo, pp. 398-399 (« Sullo Stato»); Il romanticismo economico, p. 178) e, per finire; 6 ° ) L'ineluttabilità dello sviluppo capitalistico nelle campagne, « cardine della lite» e punto di approdo del­ l'Entstellung leninista sul quale converrà ovviamente soffermarsi il più a lungo possibile. Secondo Lenin, infatti, « Marx, fin dal primo mo­ mento... rileva l'ineluttabilità dello sviluppo capitali­ stico» 15 • A maggior ragione, quindi, ,si dovrà ammettere (sem­ pre secondo Lenin) « l'ineluttabilità di una rivoluzione agraria democratico-borghese» 16, ossia lo sviluppo del capitalismo nella sfera dell'agricoltura. « In nome degli interessi deHo sviluppo delle FP (questo sommo criterio del progresso sociale) - pro­ segue Lenin nella sua foga anti-populistica, inforno alla quale potremmo agevolmente moltiplicare le citazioni - dobbiamo dunque appoggiare l'evoluzione borghese di tipo contadino » 17••• È universalmente noto che nel dibattito sul capita­ lismo, esploso nella Russia pre-rivoluzionaria, tutti gli avversari della fazione unHinearistica ebbero ben presto la peggio. Un po' meno noti sono invece gli espedienti adottati da plechanovisti e leninisti per far trionfare le loro tesi. Naturalmente, non è questo il luogo adatto per im­ bastire dettagliate disquisizioni su un problema (come quello delle sorti del marxismo in Russia) che ci porte­ rebbe lontanissimo: ci ripromettiamo infatti di spiegare in altra sede per quale motivo l'Unione delle Repubbliche 37

RkJQdWJsaXNoZXIy