Il piccolo Hans - anno III - n.10 - aprile-giugno 1976

cetto», c'è da !Scommetterlo. Gli chiedono le «prove» della sua esistenza). Ma chissà su quali! prnve si è basato Arthur Schlesin­ ger jr., storico i,llustre figlio dell'omonimo illustre sto­ rico di Harv:ard, quando ha scritto per la rivista '«Show» (aprile 1975) l'articolo intitolano« Quando il cinema con­ tava veramente». AltTo che contare. Qui c'è scritto (Wood non crede ai suoi occhi, quando glielo mostro) non igià che Hollywood era importante, non già che contava, ma che «teneva in pugno i1l ,Paese» ,�«HoH yw ood pos,sessed the Country»). Ci 'S'i aspetterebbe, quindi, a scorrere le 749 pagine dell'ultimo dei tre volumi da lui dedicati a Roosevelt e al New ,Deal, di trovarne alm e no una dedi­ cata ai grandi film del 1936 (l'ilIIlbarazzo della scelta!) anno della seconda trionfale elezione di Franklin Delano. Macché. Eppure Schlesinger conosce l'importanza delle opere di i'IIUThaginazione, ila loro capacità di rivelare tut­ t'intera una persona �e perché no?) una nazione. Non ha disdegnato di scrirvere una introduzione - m.ient'af­ fatto male - tra l'altro - al cosiddetto «Giallo del PI'esidente» �«The President's Mystery Plot», ,Prennìce Hall, New York, 1967): que1la «situazione poli�iesca», che il -Presidente confidò una volta - proprio nel 1936 - ai suoi collaboratori e che alcuni gialli'Sti · di fiducia si misero - a gara - a sviluppare. Arthur Schlesinger jr. sa meglio di chiunque altro che quattro mesi prima della rieleziom.e di Franklin Delano ci fu un altro avvenimento che m:i!se d'accordo tutti gli americani, dal Maine alla Florida: la pubblica­ zione di «Via col vento» (giugno 1936). Sicuro che non si può azzardare nessuna correlazione fra i due accadi­ menti? Perché non sarebbe empiirirco? Perché sarebbe romanzesco? Ma la morte di Huey P. Lon 1 g, il grande demagogo della Louisiana, nemico di Roosevdt è descritta, aHe pagine 338-40 di questo !SUO volume di storia politica 199

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