Il piccolo Hans - anno III - n.10 - aprile-giugno 1976
che nella « vigilia» unisce la prudenza evangelica di chi sa attendere lo ,sposo, la purificazione di chi sta per passare al « sistema della cavalleria», la sfida del poeta che nella notte chiama a raccolta le immagini che il giorno ha censurato con l'egemonia del - lavoro. Ecco l' explicit di un Terenzio (Palat. 1661) trascritto nell'anno 1470 · ed esemplato da un codice di mano del Petrarca: « Completum est clarissimum et nobile opus teren1riarum :per me Johannem Ludovkum de Saccha parmen. scriptum de anno MOOCCLXX die VIJ Sept. hora tertia noctis ad quoddam exemplar scriptum et undique remisum per discretissimum et Ex. Poetam do minum Franciscum Petrarcam de anno MOOCLVIII. Iulii. XV sero». E l'insistenza del rapporto di proprietà con la scrit tura è perfino ridondante quando il copista vuole sotto lineare la non esplicita destinazione della sua fatica, la non subordinazione ad un principe, e dunque il « suo proprio uso» del testo, con la conseguente unificazione di ruolo tra copista e studioso. Come nell' explicit posto da Ugo Mazwlati, amico del Guarino e segretario del marchese Niccolò d'Este, alla trascrizione del1e Filippiche di Cicerone {ms. est. lat. 381): « Explicit anno domini · nostri Jesu Christi MCCCCXVU.XXHH februarij Mazzo latis pro me etiam de manu mea propria mihi scripsi ». Il soggetto è affermato con violenza esibitoria, nel ten tativo di sottrarre alla forza-lavoro il valore di scambio e situare il tratto breve gratificante tra il valore d'uso e la denominazione di isé a riproduttore e consumatore del testo: illusione tanto più labile quanto più la corte ferrarese faceva del culto delle lettere non un prestigio aggiuntivo e una decorazione sociale, ma un sistema poli tico, un punto di forza nell'equilibrio degli stati. Le varianti della subscriptio sono trasferite alla stam pa e sono innumerevoli le forme conclusive, tra obblighi giuridici e preservazione del soggetto (poi assorbito, o 17
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