Il piccolo Hans - anno III - n.10 - aprile-giugno 1976

Una nostra analisi dei sigilli della Bibliothèque Nationale di Parigi ha permesso a Françoise Gardey, Conservatrice della Réserve du Cabinet des Estampes di affermare che: « l'absence d'Est. au milieu {du cachet) laisse supposer que cette 1 pièce est venue d'un autre service de la B,N. (lmprimés ou [peut-etre!...?] manuscrits) », �B.N. ·di , Partgi, 18 gennaio 1974). Infatti nella de­ scrizione delle opere ,di Lequeu del 1895, il ritratto non è inven­ tariato, si veda Henri BoucH0T, Le Cabinet des Estampes de la Bibliothèque Nationale, guide du lecteur et du visiteur, catalogue raìsonné des Collections qui y sont conservées, vol. I, p. 132 (e PH. DUB0Y, op. cit.), catalogo analitico che consente ·con l'aiuto dei diversi inventari e diversi restauri di definire i . limiti del Ready 0 made dell'opera di Lequeu. 1Forse siamo i soli in grado di poter ' ricostituire l'opera di ,Lequeu come si presentava nel gennaio 1970, data che segna l'inizio dei nostri studi su Lequeu e della distr:uzione sistematica delle opere di Lequeu da parte della Biblioteca Nazionale. Il superbo lavoro di restauro scopre opere inedite ma non restituisce, come abbiamo già potuto veri­ ficare, l'opera nella sua composizione, per noi originale, del 1970! 8 La scrittura è la differenza: le figure che noi qui con­ frontiamo sono i disegni originali di Lequeu come sono e come li presentava nel 1939, nel suo articolo su Boullée (cit.) Kaufmann. Ci permette questo di affermare che le scritture di Lequeu nel 1939 non erano · ancora completate? 9 L'articolo della Rosenau non è segnalato né da Kaufmann né dagli altri studiosi di Lequeu; noi ne siamo venuti a cono­ scenza dall'autrice stessa nell'aprile 1974. n mio studio del 1970 fu avviato in seguito ad un incontro con Jean Adhémar, Conser vateur en Chef del Ca:binet des Estampes de la B.N. di 1Parigi e con H. Rosenau, in seguito alla mia insistenza a voler considerare l' op era di Lequeu come ,letteraria. iSi veda H. RosENAU, Poscript on Lequeu in « Architectural Review », vol. OVHI, n. 646, ottobre 1950, che pubblica per la prima volta il quarto volume della fantomatica Architecture de Lequeu, come appariva scritto sul dorso della rilegatura dei libri di Lequeu prima del nov. 1974. Deploriamo purtroppo la rapidità della lettura della iRosenau, che ha tentato di « leggere » le ,didascalie di questo libro essen­ zialmente composto di caricature e di ritratti, trappola in cui anche noi siamo caduti; il disegno il est l·ibre (vedere anche PH. DUB0Y, op. cit.), ha una composizione precisa e va ,guardato rovesciato: appaiono allora una serie di « cifre ». Basti l'ese-i:npio della didascalia della « baigneuse », scrittura ,greca a prima vista, caratteri simili a quelli del proto bulgaro a un'analisi più dotta. 10 iSi veda Walter Hopps, Ulf Linde e Arturo Schwarz, Marcel Duchamp, Ready-mades, etc. (1913-1964), le Terrain Vague, Parigi 1964, p. 44; il manoscritto 1912 della Boite Verte (1911- 1915).. Bisogna considerare il testo nella sua integralità e confron- 123

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