Il piccolo Hans - anno III - n.10 - aprile-giugno 1976
Washington (arch. Russel 0 Pope) commentato così: «indubbia mente un tempio con corridoio a colonnati e sfingi, come si conviene - ma cosa vi è americano e cosa scozzese?», e il Monu mento a Vittorio Emanuele .II (arch. Sacconi), a proposito del quale Casteels dichiara: «Oi fronte a ogni dettaglio, chiedetevi donde provenga e cercate di rispondere a questa domanda». Abbiamo già accennato che Lequeu pretende di far parte di una loggia scozzese di Rouen (si veda tPH. UUBOY, op. cit.); l'Altare della Patria a Roma rpotrebbe essere un perifetto esempio costruito delle « architetture introvabili» di Lequeu. Importante per la «SachHchkeit», FRITZ SCHMAI;ENBACH, The term Neue Saohlich keit in « Art Bulletin», Vol. XXH, n. 3, sett. 1940, pp. 161-165 e LADISLAO MITTNER, Storia della Lit,teratura Tedesca, Vol. II, pp. 1305°1318, Einaudi 197 , 1. 6 1 E' importante notare che le voci sugli architetti Lequeu e Lequeux del Kunstler Lexikon del -1929 non sono firmate Emi! KAUFMANN come quella di LBDOUX. «Nemico dall'interno», Le queu appare nascosto nell'opera li Kaufmann due volte, cf. Da Le doux a Le Corbusier, cit., ed. it. p. 14 e p. 83. Anche Kaufmann uti lizza il rinvio a rproposito di «una .caricatura dell'anno II» che egli pretende « fatta da un gruppo di artisti di diverso orienta mento» e che è in realtà «di» Lequeu, cui del resto egli accenna surrettiziamente nell'allusione all'«a p passionato rivoluzionario» che egli cita da ·F. BENOIT, L'art français sous la révolution... (per cui vedi •PH. DUBOY, op. cit. e il saggio introduttivo di G. Teyssot all'opera citata dd Kiaufmann. BENOIT (1897) rimanda a «un extrait du recueil inedit de Lequeu» che «donne une idée des rivalités professionnelles et des haines politiques», p. 252, op. cit. ,Più volte Kaufmann non dichiara la provenienza del manifesto dell'opera di iLequeu: nei suoi articoli Etienne Boullée in «Art Bulletin», sett. 1939, Vol. XXI, n. 3 e Jean Jacques Lequeu in «Art Bulletin », Vol. XXXI, giugno 1949. Soltanto nell'ultimo saggio ora tradotto appare chiaramente la provenienza diretta del documento l'Architecture Civile di Lequeu, e in particolare nella «querelle» con Helen ROSENAU, a proposito dell'articolo di quest'ultima del '49, cit. Questa critica è ripresa da Kaufmann neHa sua Architettura dell'illuminismo (postumo); nell'ed. it., nota 218, cap. XFI, p. 221: « Molto utili le divulgazioni di Helen Rosenau, che si è interessata alle mie biografie di Boullée e d[ Ledoux, ed anche alle illustrazioni di 'Lequeu in esse presentate (...) alla sua attenzione sfuggirono i document1 su Lequeu alla Bibliothèque Nationale. Non le .fu possibile pertanto trattate Lequeu che in linea generale». ,Infatti H. Rosenau cita Benoit due volte, prima facendo un riferimento preciso a Lequeu, poi riferendosi al manifesto senza però accennare a Lequeu. 7 Lequeu è « Acéphale », senza testa, visto che l'autoritratto frontespizio dell'Architecture civile è stato aggiunto nel volume. 122
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