Il piccolo Hans - anno III - n.10 - aprile-giugno 1976
di Clérisseau del Cabinet des Estampes del Museo de ll ' . Ermitage di !Leningrado corrispondano all'affermazione di Adolphe LOOS che scrive nel 1912: « que l'a:rchitecte tirat de sa mémoire ou de sa bibliothèque la matière de ses 'créations ', l'effet était toujours le méme. Il était odieux.», L'archi,tecture et le style moderne, in « Les cahiers d'aujourd'hui» n. 2, dic. 19.12, pp. 82-92. E' questo il parere anche di - s torici come L Hautecoeur e A. Chastel. 3 Ci riferiamo al libro di EMIL KAUFMANN, Von Ledoux bis Le Corbusier, Ursprung und Enwicklung der Autonomen Archi tektur, Vienna, Liipsia 193·3, trad. ital. Da Ledoux a Le Corbusier, origini e sviluppo dell'Architettura autonoma, ed. Mazzotta, Mi lano -1973, (purtroppo questa edizione non , critica e non fedele alFedizione originale costituisce un pessimo ·strumento di lavoro). Il migliore contributo critico sull'opera di Emil Kaufmann (Vienna, 1'89l"Cheyenne, USA, 1953) rimane finora quello di MEYER ScHAPIR0: The New Viennese School in « Art Bulletin », Vol. 18, n. 12, giugno 1936. :Si veda anche la Nota introduttiva di Enrico OASTELNUOVO all'edizione ital. del libro postumo di Kauf mann. Architettura dell'illuminismo, Einaudi 1966, pp. XIX-XXIV che accenna alla mitologia KaUJfmann storico « impiegato di banca», e la voce Emil KAUFMANN nel JJ.EA.U., Roma 1969, Vol. Hl, pp. 282-283. Sarebbe interessante conoscere le attività di Kaufmann in Francia dopo che ebbe lasciato l'Austria cacciato dal nazismo, e iprima che si recasse in America nel 1939. ·Periodo questo, nel quale appaiono a Parigi eliotipi di disegni di J.J. LEQUEU che nelle tavole da 112 a 116 sono collages di disegni provenienti da due volumi di Lequeu (Cab. Est., Bibliothèque Nationale di ,Parigi: Ha 80 fol. e Ha 80b fol.), ma nelle tavole da 108 a 111 riproducono architetture ben note di BELANGER in Les grands ouvrages d'Architecture du XVIII' siècle, A. Guérinet ed., 140 Fb. :S.t Martin, Parigi �Cab. Est., B.N. di ,Parigi, iPorte feuille Lequeu Archi 1 • X.VIII•, S!N!R.). La ristampa di libri d'or namenti dell'arohitetto del settecento OPPEN0RD pubblicata in questi anni a , Parigi era curata da un amico di Kaufmann. Da vedere inoltre il libro di Kaufmann, Three revolutionary · architeèts: Ledoux, Boullée, Lequeu, Filadelfia 1952, ed. it. a cura di Geor.ges Teyssot, Franco Angeli, , Bologna · 1975. 4 Il meocanismo complesso e pianificato ohe regge l'intera opera di J.J. Lequeu è basato sulla teoria del prestito, l'inversione e il rinvio. Esso si oppone così alla famosa teoria del dono di Marce! Mauss pubblicata nel 1923-1924 in « Année iSociologique », reou r perata da tLe Corbusier nel nov. 1953 attraverso l'opera di G. Bataille La Part maudite. A , proposito della teoria del Potlatch, Le Corbusier affe:rma: « Les 5 volumes-oeuvres complétes corbu offrent, posent et imposent ,par adhésion enthousiaste les idées corbu, d'un còté corbu est assomé par Ies salauds de l'autre, il 120
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