Il piccolo Hans - anno III - n. 9 - gennaio-marzo 1976

dotioo o profondo, è ,lo , stesso) non può fare ,altro che annientare, digerendola, la propria organizzazione strut­ turale... La struttura - per noi - non può divenire se non transitoriamente il luogo di un ' senso ' precario, fuggevole, sempre pronto a sfasciarsi... Secondo l'inso­ stituibi,le opposizione saussuriana fra lingua e parola, diciamo che le scene di commedia, la voglia di san gu e, le belle schiave, il morso dei vampiri non rapp:resentano la parola di questo film ma soltanto la sua lingua. È la parola di una società che è stata tagliata a pezzi per farla retrogradare allo stato di lingua... » 3 • Pier usufruire di questi suggerimenti, conviene esa­ minare un momento il termine stesso di «pornografia». Pare chiaro, anche con il soccorso della filologia ginna­ siale, che il pornografico non sia un comportamento ma un discorso ossia una raffi gu razione, secondo un sistema determinato e rigoroso di segni, che possono essere indifferentemente corporali o grafici o verbali e che presuppongono ,sempre non solo un emirttente ma anche un destinatario del discorso. Essendo un nulla per la so_cietà come atto, comportamento, alla pari dei suoi paralleli dormire, defoca:re o mangiare, il gesto sessuale di , venta ·rilevante, o come strumento di con­ dizionamento o come minaccia di eversione, solo quando si trasformi in discorso, quando da segreto, innomina­ bile, indicibile e soltanto (forse) agibile, si socializzi, si faccia pubblico, detto, inviato, fi gu ra scrittura spetta­ colo. In realtà, la parola prostitutoria, oscena, scavalca la socialità convenzionale, istituisce un campo di aggre­ gazione, una società ben più ampia di quella organizzata dal Potere, soprattutto antipoda ad essa; è dunque nor­ male che il Potere (borghese ossia falsamente « permis­ sivo» ma a volta lo stesso Potere popolare, nella sua fase « puritana») se ne allarmi e insorga per reprimere o denegare. La p o rnografia è dunque un « gràfein», nel senso più elastico, ma insieme proprio, del termine; si 97

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