Il piccolo Hans - anno III - n. 9 - gennaio-marzo 1976

bianchi ( « Chi ho da esse'? so' un servaggio »), il discorso schizza fuori dal parlante, da se stesso e si guarda storicamente, filologicamente. I teppisti di Jeux de feu sono i supporti di un metalinguaggio ossia di un lin­ gu aggio che parla di un lin gu aggio. Répertorio di im­ magini e di situazioni pornografiche sono anche il film di Robbe�GriUet antecedente, Glissements progressifs du plaisir e il romanzo Projet pour une révolution à New York. La postface del Projet dà qualche indicazione: « Sostituire l'idea generatrice di cronologia continua e tesa verso un fine (,con i valori sicuri che porta seco: il Destino dell'individuo e lia Storia della società) è un compito così urgente, ma così difficile, come quello di sosti , tuire i valori borghesi che si vanno estinguendo... Quando leggo fatti di cronaca scandalosi o criminali, quando guardo le vetrine e i manifesti che compongono la facciata di ogni grande città, quando compio un per­ corso nei corridoi del metrò, mi vedo assalito da una moltitudine di segni il cui insieme costituisce la mito­ logia del mondo dove vivo, qualcosa come l'inconscio collettivo della società... Di fronte a questi miti moderni sono possibili due comportamenti: o condannarli in nome die valori ammessi... oppure assumerli e, pur la­ sciandoli alla loro bana1e funzione d'immagini di moda, riconoscere che queste immagini sono intorno a me, cioè in me... Designate in piena luce come stereotipe, queste immagini non funzioneranno più come trappole dal momento che verranno riprese da un discorso vivo, il solo spazio rimasto alla mia libertà... Per noi non sono più che le piatte fi gu re di un mazzo di carte, sprovviste in sé di significato e di valore, ma a cui ogni giocatore darà un senso, il suo, disponendosele in mano e poi deponendole sul tavolo secondo il proprio ordine, il proprio modo di inventare la partita che sta giocando... » 2 • « Secondo noi invece, qualunque struttura sarebbe piut­ tosto costituita dal 'non-senso', giacché il 'senso ' (aned- 96