Il piccolo Hans - anno III - n. 9 - gennaio-marzo 1976

ché del pornografico può sempre fare l'uso che crede l'amatore d'erotismo, e anzi l'oggetto pornografico si fa­ rebbe meglio a chiamarlo pornomaniabile. Ma il pornomane, se gode in pTesa diretta su un fantasma di castrazione, non è per questo meno perverso: le carni, sempre femminili per essere in vendita, da cui tira :i:l suo godimento di sapere (vedere) ,che la castra­ zione può aver luogo, funzionano anche, per essere Tarp­ presentate, come feticcio. Il fatto è che il godimento del pornomane si dissemina nel piacere di evitarlo: l'imma- - gine pornomaniabile, che iJ. suo godimento vorrebbe fosse solo indizio, è infatti anche rappresentazione, all'occor­ renza, e necessariamente in quanto rappresentaz , ione, del pene (della madre). Spaltung del pornomaniabile che ri­ pete quella del porinomane, poiché questi da una parte dirà sempre che una sola cosa lo fa « tirare» e cioè la vista di un,_pene in erezione, e dall'altra non ·riuscirà l'erezione perché non smetterà di attendere e cercare il momento in cui ev�dentemente « la cosa non funziona» e, per esempio, in un film, l'obiettivo scivola su un seno per nascondere un pene in difficoltà, il momento in cui gli si ricorderà che nessun desiderio sostiene gli attori sulla scena pornografica, solo a sostenerli essendo il de­ naro: l'essere femminile dei ,loro corpi. Un film come Exhibition (che non orediamo vedere in Italia tanto pre­ sto e che è un'intervista con una vedette del cinema por­ nografico, interrotta da spezzoni di film recitati dalla vedette, e talora condotta sullo stesso set di uno di que­ sti films) non può che disgustare l'amatore d'erotismo poiché ad ogni istante gli viene rivelato c.he le scene erotiche dove vorrebbe potersi s.ituare identificandosi a tale o tal altro attore non sono sostenute da alcun desi­ derio, :ma potTà fare ila felicità del pornomane per la stessa ragione, poiché ogni rappresentazione dell'atto sessuale si trova ad esservi accompagnata dal ritornello: 91