Il piccolo Hans - anno III - n. 9 - gennaio-marzo 1976
lontananza. Ma presenza. Essere fi, sempre sulla scena. IO SONO LE IDEE CHE PORTO. · << Uno scrittore giudica i problemi di tutti ». Con questo titolo a tutta pagina il « Corriere d'informazione » annuncia l'intervista al Grande Scrittore, Alberto Mo ravia per l'oocasione, e la fluviale risposta arriva pun tuale a riscattare le miserie della cronaca, politica o nera fa lo stesso. Poiché il quotidiano è della sera, il lettore potrà abbandonarsi al sonno ristoratore. A parte la panacea del discorso, il titolo è già una trovata. Infatti lo è, titolo, a doppio titolo: perché all'Uno giudicante riconosce il merito di essere scrittore titolato (è uno scrittore chi giudica i problemi di tutti) e perché l'essere tutti davanti allo scrittore è titolo di raccomandazione a farsi giudicare, cioè comprendere. Uno-Tutti. Uno parla per tutti, come sempre avviene quando ci sono troppi scandali (ed è bene) e c'è rischio che a soffrirne siano i più deboli, i bambini, gli adole scenti, le donne, tutti dicevamo. Ma l'Uno non è solo. Ogni giornale ha il suo, anzi ne ha uno al giorno, e da testata a testata, si inchinano o si incornano ma nel complesso si incorano. E' una vera Schola cantorum di voci bianche che lavano una più bianco dell'altra (l'unico che lavava nero, Pasolini, è morto) e si imbiancano an che da sole: io Paolo Volponi, compromesso con Oli vetti, Agnelli, le fondazioni, i sàvizi del personale... impossibile, sono uno scrittore! Anche tutti i partiti fanno a chi ne ha di più. I partiti di opposizione (o di ex-opposizione) sono i più forniti. Perché gli intellettuali, gli scrittori sono « cri tici », naturalme, nte; la cultura è << cultura di sinistra », ovviamente. L'acustica qui è migliore. Il canto si leva, quindi, più distinto. E obbliga a risposte. Il movimento, dunque, risponda. Al sociologo « critico » Alberoni si deve rispondere. Un organismo sociale, così, è chiamato, 80
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