Il piccolo Hans - anno III - n. 9 - gennaio-marzo 1976

strutturate: sì vs no, mangiabi1e vs non mangiabile, bene vs.male, bello vs b r utto, rosso vs blu, serpente vs mela. Per sostenere che ogni unità rileva valori e com­ portamenti insieme, basta un esempio: « Mangiabile sta per ' da mangiare ', ' commestibile ', ' voglio mangiare ', ecc. » . Forse è anche il caso di precisare che, siccome l'opposizione rosso vs blu « copre tutta la gamma delle esperienze cromatiche » , si ripete in essa anche la bi­ partizione del mondo posta in mangiabile vs non man­ giabile, così che è rosso tutto ciò che si può mangiare e blu tutto ciò che non si può mangiare, « la carne è rossa e la pietra è blu » . Lo stesso vale per tutte le altre opposizioni, fatta -eccezione di serpente vs mela, opposizione che a noi pare. una prematura imposizione di codifica: infatti, « si può ammettere che le due unità culturnh vengano aoqu�site al codice -solo dopo il giu­ dizio fattuale emesso da Dio sulla intangibilità della mela, come si vedrà in seguito » . Non è prematuro co­ munque ammettere che una unità semantica diventa l'interpretante di un'altra: è già un fatto e si rappre­ senta con due « catene connotative » parallele: rosso blu mangiabile non mangiabile bene male bello brutto Ma Adamo ed Eva non possono « designare (e quindi concepire)» queste unità culturali, finché non viene « data loro » una lingua: il semiologo provvede un « repertorio di suoni » , A e B, e una regola per combi­ narli. È quanto basta alla coppia per costruire « forme significanti » , cioè per concepire e designare quanto è in girndo di sapere. Con la sequenza ABA dicono « man­ giabile»; con la sequenza BAB dicono « non mangia­ bile»; ABBA significa « bene»; BAAB significa « male», e così via. Il repertorio delle sequenze, che si può logi- 43

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