Il piccolo Hans - anno III - n. 9 - gennaio-marzo 1976
governante, diviene nel terzo sogno (molti mesi dopo) proprietà di B. Aspirapolvere: oggetto bilingue, in quanto è composto sì di una sacca, nascosta, in cui è aspirata la polvere, ma, anche, visivament,e, di un •lungo manico. All'iniezione che nel primo sogno lascia B passiva, B risponde nel quarto con la posizione fetaile = non ho la siringa ma sono il pene nel grembo di mia madre, sono quello che non ho, il fallo. Tra i sogni della governante, B ne inserisce un altro. Quello di ,una «toilette» davanti alla quale una parente le permetteva di ,giocare, da piccola: si sta preparando, nella casa dei nonni, per andare in visita in un castello alle spalle della casa, dove deve trovare il coraggio di andare, sa che si tratta di una questione intorno a un bambino. Possiamo intravedere �l sogno di Cenerentola, farsi bella e andare/tornare al ca:stello; le fantasie dell'orfana Aimée le cui dvali erano donne ricche e famose, il cui amore era il Principe di Galles (cfr. Lacan, De la psychose paranozaque..., cit.); il romanzo familiare, nascite ille gittime ecc., « .il cui material , e proviene generalmente dal basso oeto sociale delle ragazze di servi 1 zio» (Freud, Lettera a Filiess del 20 giugno 1898). ,Ma nelle associazioni emerge un elemento «in più», il nome della parente che B sente di dover riferire in analisi: Dora. Perché Dora? Perché Dora? Ma questa è la domanda che Freud si pone quando sceglie un nome per il suo caso d'isteriJa. Ed ecco la risposta che egli dà ndla Psicopatologia della vita quotidiana: «Dovendo dare un nome, uno solo mi si presentò». «Mi domando come si sia ·determinato, chi altri dunque si chiJama Dora? Incredulo vorrei respingere la prima cosa che mi viene in mente, cioè che si chiama così la bambinaia di mia sorella. Ma poss·eggo abbastanza autodisciplina o allenamento ad analizzare, da fermarmi 36
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