Il piccolo Hans - anno III - n. 9 - gennaio-marzo 1976

di Dora. L'autoaccusa che vi si nasconde (sì, la gover­ nante sono io) non fa che sottolineare ,la doppia funzione di identificazione e di spostamento nella rappresenta­ zione, d ella figura del servo. In questo senso, la possi­ bilità de1l'analisi si giocava sul fatto che l'analista accet­ tasse appunto, da buono specchio, di «rappresentare» a sua volta 1e «due parti» di Dora. Del resto il famoso errore, se così si può chia:mare, di Freud con Dora fu forse semplicemente nell'espressione troppo ,esplicita della sua «-soddisfazione» cui Dora, da buona isterica, reagì «male», in quel ca:so da male, maschio. Castrazione, ·esibizione delle «due parti» (da una parte e dall'altra: $ignorina/Pet ,er), prostituzione, ven­ detta, giocano ila 1orio partita nel campo dell'analisi dove quel nome del servo coniugato al femminile, mancato al piccolo Schreber, permane come prima «rappresen­ tazione» visibile, le carte scoperte del morto. Il nome di chi non ha nome Quattro sogni nel corso d'analisi di un caso di ne­ vrosi ossessiva in una donna, B. Primo sogno: lo studio dell'analista. Nella sala d'attesa la governante di B passa l'aspirapolvere. Lo studio è una stanzetta d'ospedale con un lettino bianco. B si stende sul lettino, l'analista è seduto a destra con i piedi sul ,l,etto, Ja finestra è sulla sinistra, di fronte uno specchio da cui escono· due gigan­ teschi infermieri e ,la governante per fare un'iniezione a B. Secondo sogno: In un bar, il barista è l'analista, B va in una saletta attigua dove il barista la raggiunge, tra loro c'è la governante di B, B si apre l'accappatoio, sotto è nuda, guarda apprensiva la governante che fa un segno, un sorriso di approvazione. B passa nel retrobottega 34

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