Il piccolo Hans - anno III - n. 9 - gennaio-marzo 1976
peraltro destinato dal suo nome ad essere Dio nell'am biguità del Suo panegirico, l'incorporazione delle parole del padre. . Invece di trovarsi di fronte a due contrari - il dub bio come il dovere, come l'assenza e iil prender tempo, la distrazione e la concentrazione, fa parte del rituale ossessivo « perché niente possa accadere» -, il Presi dente di Corte d'Appello Daniel Paul Schreber è egli stesso uno dei due contrari. E, a questo punto, tutto può accadere. Il dovere fa a1lora divenire donna, dal momento che un Presidente di Corte d'Appello è ben l'opposto dell'esserlo, come lui stesso non manca di sottolineare: « ma che cosa si direbbe $e si sapesse che il Presidente si fa fottere?». « E' noto; scrive Freud anche nel capitolo « Erotismo anale e complesso di evirazione» del caso dell'uomo dei lupi, 1914, che nell'inconscio non esistono no; i contrari vi coincidono. La negazione avviene solo con il processo di rimozione». Il nome è quello del padre, anche se è noto che il nome è qualcosa che vieRe dato . dal padrone, nominare significa possedere. Ma il nome del servo si insinua per fidamente nel tuo destino e affiora accanto alla figura dello psicoanali:sta in « molti primi sogni d'analisi» di nevrosi ossessive. Ma che avviene quando il dilemma dei contrari vi a:bbandona ed essi coincidono in superficie, che avviene quando il figlio servo del Dottor Schreber non può né proietta:re iil suo essere servo in un'immagine altra, né esserlo lu.i stesso in rapporto al nome del padre che porta, se come figlio del Dottor 1 Schreber non può che diventare Presidente di Corte d'Appello? Come sa rebbe il capitalista se i residui feudali non facessero pa r te del capitale? E come sarà una padrona che da bambina non ha giocato a « • trasformarsi», non si è immedesimata in Cenerentola, non ha pensato di essere orfana, iUegit- 29
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