Il piccolo Hans - anno III - n. 9 - gennaio-marzo 1976
chi è poi quel cattivo uomo della sabbia che ci allon tana · sempre dal babbo?» « Caro figliolo, l'uomo della sabbia non esiste», mi rispose la mamma. Ma 1l'uomo della sabbia non evocato come fantasma, evocato e scacciato dalla serva che ora ci irride del nostro terrore, ecco che sale le scale, uccide il padre, e riappare poi continuamente nella vita di Nataniele. Ma non come J,a tentazione-rimorso dell'ossessiivo che non ha mai osato uocidere il padre, ma solo tentato di sep peìlirlo e disseppellirlo. Nessuna Parca ha mimato la morte per soongiurarla, e Nataniele, che al termine del racconto aggredisce l'amata fidanzata, è Nataniele 1l'uomo della sabbia, che vola roteando giù dalila torre a raggiun gere la propria immagine omicida. In Un caso di nevrosi ossessiva {H caso clinico del l'uomo dei topi, cit.), Freud scrive: « Quand'era molto piccolo, doveva aver fatto quailcosa di brutto per cui il padre l'aveva picchiato. Il ragazzino, preso da una rabbia terribi1le, ancora sotto le busse, aveva incominciato a insultarlo. Ma poiché non conosceva ancora le brutte parole, gli urlò contro tutti i nomi d,i oggetti che gli venivano in mente: « Lampada! Asciugamano! Piatto! » e così via. Sconcertato da questa specie di esplosione di elementare violenza, i. I padre aveva smesso di pic chiarlo e aveva detto: « Questo bambino diventerà o un grand'uomo o un grande delinquente ». E Freud nota a margine: « L'alternativa era incompleta. Il padre non aveva pensato all'esito più frequente di queste passioni precoci, cioè la nevrosi». In realtà i,l padre aveva appun to gettato i due sassi in direzioni! opposte scatenando il dubbio del proprio cane. « Conosciamo bene l'atteggiamento infantile del ma schio nei confronti del padre; in esso 1 si trova la stessa combinazione di rispettosissima sottomissione e di ribel lione violenta che abbiamo riscontrato nel rapporto di Schreber verso il suo Dio» (Freud, Un caso di paranoia, 26
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