Il piccolo Hans - anno III - n. 9 - gennaio-marzo 1976

una postura particolare, in ognuna delle maniere, delle scuole, degli stili che oggi · si moltiplicano. In una tale congiuntura, la scelta critica, di cui ho tentato di tracciare qui schematicamente le basi d'analisi secondo me progressive, è tattica. Essa consiste non nel- 1'addizionare la descrizione dei fenomeni ma nel mettere in evidenza ciò che può permettere ,di coglierne l'orga­ nizzazione profonda, di abbordarne le cause. Vorrei fare intendere che una tale scelta rientra in una posizione che non può essere esclusiva. Se dovesse esserlo, essa sarebbe altra. La posizione critica, non lo dimentico, si stabilisce anche su una base più o meno confusa di inte­ ressi soggettivi. Nei prelievi, neHe scelte che posso essere indotto a compiere, 'si tratta per me, sulla base di un altro tipo di rapporto con il linguaggio (sulla base di un certo rapporto con rl linguaggio poetico), di adoprarmi a mettere in evidenza certe funzioni organizzatrici la cui maggiore o minore visibilità dipende in parte, secondo un ordine paradossalmente inverso, daHe loro « qualità » semantkhe. Ci spostiamo · oggi ancora in un programma culturale che tende quasi automaticamente a privilegiare ogni ricentramento della figura (del segno) alle spese delle qualità di lingua che '1a portano. (Si immagina il ruolo dominante di un tale atteggiamento, per le arti visive.) Il mio obbiettivo è, nella misura del possibile, di mettere in evidenza i fondamenti, le funzioni di queste « qualità». Prenderò per esempio la questione della divi­ sione del soggetto (a partire dal momento in cui '1a reli­ gione nel suo ruolo di mediatrice fa in un certo modo difetto), sulla questione del rapporto alla lingua. Davanti alla funzione metafisica del segno che, per l'umanista di ritorno 1 sovradetermina la linea come portatrice di un senso che il colore viene a riempire (e all'impossibilità di aprire da tale posizione ,la questione delle posizioni soggettive, sessuali), ricor1derò 1'ostinazione « folle » di Cézanne davanti al motivo, di Matiss-e il « disegnare con 165

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