Il piccolo Hans - anno III - n. 9 - gennaio-marzo 1976

cismo, diniego della castrazione. Diciamo che in una tale congiuntura, l'e conomia generale della messa in scena storica è interamente volta verso le ultime metamorfosi dell'oggetto (o addi,rittura verso l'illusione di un« nuovo» oggetto), e ciò alle spese del processo di cui già, e fin neUe sue resistenze, il soggetto è la posta. E' ·solo nella misura in cui il prelievo, 1a tappa culturale, implicano del soggetto, che fanno analisi, che fanno storia. « Mi­ sura» è purtroppo perl op iù la paTola, eppure si capisce bene che non si tratta né di misura né d'economia, e che su questo terreno la m�sura è sempre quella di una pro­ porzione empirica. Anche se cristallizzata nel quadro di una disciplina specifica, , il soggetto non ne riconosce i limiti poiché non si ferma a questa disciplina che per meglio rischiarvisi giocandola. Se vogliamo capire ciò che in queste cristallizzazioni empiriche tale cultura mo­ derna tende a mettere in analisi, non ci fermeremo dun­ que a una disciplina, ma confrontandoci alla parte d'ana­ lisi che essa convoca ci ad op reremo a moltiplicare do­ vunque .altrove l'esperienza, per aprire, ai reticolati che la costituiscono, la via al.J'efficacia -della specificità che ci fa .istanza. Comprendere ciò che nella stessa sequenza storica stacca tale rapporto alla letteratura, all'economia, alla musica, alla filosofia, alla politica, alla pittura, com­ prendere il discorso sociale che, in un tale tessuto, entra in analisi, significa darsi i mezzi di rendere produttivi la citazione e il prelievo. Willem de Kooning lanciava in una battuta: « non è Rembrandt che mi influenza sono io che influenzo Rembrandt», senza dubbio, ed ecco ,la storia come la intendo, con l'aggiunta che un giorno o l'altro, forse domani, questa stessa storia verrà a inter­ rogare non più de Kooning o Rembrandt ma nel reale la qualità oggettiva dell'« i o» di questa influenza. E battuta per battuta, sia per confermare il tipo di felice -disinvoltura con cui un artista come -de Kooning considera la successione storica, che per non fare della 160

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