Il piccolo Hans - anno III - n. 9 - gennaio-marzo 1976

ma verso quel processo d'interpellazione scentrata che vuole che l'analisi, riiducendo il siintomo alla sua inter­ pretazione, corra il rischio di fare discorso e cultura. Tutto ciò purtroppo presentato qui secondo un or­ dinamento che il conflitto , latente (diniego della castra­ zione) della divisione soggettiva non può rispettare. Il « malessere» nella ci�iltà e l'amali-si già seguono il loro corso. Quanto a sapere ciò che fa« malessere» e ciò che fa analisi, è una questione d'interpretazione e quindi di cultura. Della cultura moderna Se l'archeologia culturale, il museo, la collezione, così come l'avanguardismo, .il gesto trasgressivo, l'aggres­ sione caratter.istica, la domanda conflittuale erigono la istituzione a istanza divisa e si condannano alla pura riproduzione dei loro sintomi, l'analisi si riconoscerà ·da tutto ciò che si adopera per snodare 1e differenze, per dialettizzare i conflitti. Davanti alla cristallizzazione eve­ nemenziale di un'unità di tempo e di luogo, essa si rico­ noscerà nella molteplicità delle pratiche, nell'apertura tanto storica che geografica. Che ne è della storia della disciplina che prendiamo qui in considerazione? Senza dubbio essa si è trovata, nel corso di quest'ultimo secolo, particolarmente accelerata. Eppure, anche se si considera questa precipitaziione, si è indo1'ti ·a constatare che essa non -smette ,di agire in funzione di una serie di decentra­ menti. Bisogna essere attenti a questi fenomeni che sono tuttavia storicamente particolar.mente spettacolari. Se ne seguiamo il filo, che cosa constatiamo di questa piccola storia delb pittura moderna? Che l'avventura è dapprima str.ettamente nazionale, francese, che tra la fine del se­ colo scorso e l'inizio di questo, essa si gioca tra gli im- 157

RkJQdWJsaXNoZXIy